Duro confronto e così il Presidente passa all’attacco: “È inaccettabile”. Ecco, di seguito, cosa sta succedendo
Nell’epoca dei fondi d’investimento proprietari di club blasonati (Milan e Inter docent) e di presidenti sempre più manager e sempre meno tifosi (in tal senso, il caposcuola è Aurelio De Laurentiis) si è un po’ perso il ricordo di quei numeri uno dei club che erano sempre pronti allo scontro dialettico con l’arbitro di turno o, per usare una metafora fi troppo abusata, con il ‘Palazzo’.
Ma rari non era neanche i duri confronti tra gli stessi Presidenti. Chi, infatti, non ricorda la furibonda lite, con tanto di scambio di improperi, a favore di telecamere tra l’allora Presidente del Bari, Vincenzo Matarrese, e quello del Perugia, il vulcanico Luciano Gaucci, all’esterno dello Stadio ‘Curi’ dopo il match tra i padroni di casa e i ‘galletti’ pugliesi del 6 novembre del 1999?
Ebbene, a rinverdire tali fasti, si sa per dire, ci ha pensato un Presidente che nella sua lunga carriera dirigenziale non si è mai tirato indietro quando si è trattato di salire sul ‘ring’ per difendere gli interessi della propria squadra tant’è vero che, coinvolto in una lite, passa all’attacco: “È inaccettabile”.
Il Comune di Brescia ha inviato al Brescia Calcio un’istanza di pagamento dell’Imu sullo stadio, quasi 700.000 mila euro, per il periodo 2019-2024. Immediata la reazione del Presidente delle ‘Rondinelle’, Massimo Cellino, che non ha esitato a bollare come ‘grottesca la situazione‘: “La richiesta di pagamento è inaccettabile dal momento che non siamo proprietari del bene, e non possiamo disporne come tali. Ormai devo difendere il Brescia dai bresciani”.
In effetti, il versamento dell’IMU spetta all’effettivo proprietario dell’immobile che in questo caso è proprio l’Amministrazione comunale bresciana. Tuttavia, come viene puntualizzato nella nota diffusa da Palazzo della Loggia (sede del Comune di Brescia) “la società Brescia Calcio ha preso in concessione l’immobile con atto del 19/12/2019: non è stato stipulato, quindi, un contratto di locazione. In quanto concessionario il Brescia Calcio è tenuto al pagamento dell’imposta come previsto dall’art. 1 comma 743 della legge n.160/2019. Precedentemente, all’atto di concessione del 2019, il rapporto tra le parti era sottoposto a una diversa regolamentazione, in forza della quale il pagamento dell’Imu non era dovuto”.
Non solo. Sempre nella suddetta nota si precisa che il Comune di Brescia ha notificato al club di Cellino un avviso non di accertamento bensì di avvio del contraddittorio informato, ai sensi dell’art.6 bis legge 212/2000, a cui il club bresciano ha provveduto a presentare istanza di adesione. “Successivamente, il Brescia Calcio ha presentato alcune deduzioni con le quali ha richiesto l’annullamento della pretesa e/o la rideterminazione degli importi. Attualmente il confronto fra le parti è in corso”, con l’imprenditore sardo che ha dato mandato ai suoi legali di dirimere tale contesa nel più breve tempo possibile.
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