L’amarezza per una retrocessione davvero inattesa viene espressa tutta in un coraggioso comunicato stampa, non privo di note polemiche.
Dopo appena due anni consecutivi nel torneo cadetto, un club storico del calcio italiano deve fare i conti con la più cocente delle delusioni, quella della retrocessione con il ritorno nell’inferno della terza serie.
Il Perugia Calcio mastica amaro e deve leccarsi le ferite: la stagione della risalita in serie B, targata Fabio Caserta, con i goal di Federico Melchiorri e Jacopo Murano, è solo un lontano ricordo. Gli umbri lasciano il torneo cadetto, mestamente, dopo essere partiti con ben altre ambizioni. In una nota stampa ufficiale, a firma della società, carica di coraggio ma anche di strascichi non poco polemici, si comprende che, almeno in parte, i biancorossi non si sono arresi a quanto è accaduto sul campo, perché non si tratterebbe solo di calcio giocato.
Da una parte, infatti, i dirigenti umbri ammettono che il verdetto del campo ha dimostrato, di fatto, che gli avversari erano più forti e hanno meritato di superare il Perugia in classifica. Dall’altra parte, però, vengono tirate in ballo questioni finanziarie che avrebbero penalizzato non poco gli uomini di Fabrizio Castori.
Si fa riferimento, in particolare, alla questione del pagamento degli oneri contributivi e la maxi rata fissata a dicembre relativa ai contributi pre covid. Secondo il Presidente Santopadre solo il Perugia e pochi altri club avrebbero ottemperato a queste somme da erogare alla Lega e questo avrebbe penalizzato non poco la serenità e la stabilità societaria.
Si lanciano accuse pesanti, si parla chiaramente di mancanza di equità sportiva. Cosa accadrà adesso? Cosa intende fare il Perugia? Secondo i bene informati, Santopadre potrebbe mettere in atto quello che appare come un complesso ricorso di riammissione al torneo cadetto. Esistono davvero i presupposti?
Il punto nodale, dopo la sfuriata del patron degli umbri alla recente assemblea di Lega, potrebbe essere chiedere la riammissione in B sulla base proprio delle inadempienze altrui. Insomma il Perugia ritiene di aver fatto tutto alla perfezione, di aver pagato fino all’ultimo centesimo, e di avere diritto, quindi, che si valuti la propria posizione a vantaggio di club che sarebbero “super indebitati” e di conseguenza inadempienti.
Come si legge su Il Messaggero-Umbria, la riammissione sarebbe possibile solo in caso di mancata iscrizione di qualche club al torneo cadetto, e nel mirino del patron ci sono le posizioni di Sampdoria e Reggina su tutte. Difficile ma non impossibile che il Perugia valuti di presentare un dettagliato dossier in tal senso. Staremo a vedere, si preannuncia la solita estate caldissima.
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