Il Palermo guarda doverosamente al futuro dopo il mancato accesso ai play-off: si prospetta una vera rivoluzione nel club rosanero.
Non è sempre possibile, dopo una brillante e anche inattesa promozione dalla Lega Pro al torneo cadetto, puntare poi tutto sull’entusiasmo di una piazza vulcanica, degna di straordinari palcoscenici. Non era certo facile garantirsi da subito, con i nuovi innesti uniti agli elementi della vecchia rosa che aveva conquistato il salto di categoria, l’indispensabile salto di qualità per tornare “nell’Olimpo”.
Palermo calcistica confidava di percorrere il medesimo cammino del Bari di Mignani, ma così in effetti non è stato: nel momento in cui la squadra di Eugenio Corini doveva dimostrare di essere in grado di alzare l’asticella, è miseramente crollata. I tifosi rosanero masticano amaro e non potrebbe essere altrimenti. Certo, nessuno immaginava che il doppio salto sarebbe stato scontato, in un torneo difficile e lungo come la serie B, solo perché ti chiami Palermo, e solo perché hai la fame di tornare prima possibile dove il tuo blasone merita.
È andata così in scena una ipotizzabile annata di transizione: i rosanero di proprietà del City Group possono e devono imparare tanto da questa stagione appena conclusa, che è senza dubbio servita non solo “per farsi le ossa”, ma soprattutto per capire quali sono gli uomini da cui ripartire per costruire un futuro da assoluti protagonisti. Perché Palermo rivuole fortissimamente la massima serie, e questo è anche l’obiettivo della dirigenza.
Il nuovo Palermo ripartirà da mister Corini: in 8 sul piede di partenza
Si ripartirà da poche certezze e la mini rivoluzione sembra scontata. Andranno via soprattutto alcuni uomini sui cui si faceva affidamento per il grande salto e che non hanno rispettato le attese. Di certo, però, sarà confermato Eugenio Corini.
Il suo passato da calciatore rosanero non gli ha spianato certo la strada: tanti, tantissimi sostenitori propenderebbero per il suo allontanamento, ma Corini ha la fiducia della società, conosce la piazza ed ha voglia di riportare Palermo dove merita. Non sono pochi, come dicevamo, gli uomini che nel momento decisivo hanno deluso le aspettative: su tutti quel Gennaro Tutino, cartellino Parma, che non ha saputo ripetere le annate di Empoli e Salerno, dimostrando che il talento purissimo non è tutto.
Non dovrebbero rimanere nemmeno elementi come Stulac, che ha sofferto un avvio di campionato deludente, per poi incappare in un incidente che lo ha costretto ai box per ben cinque mesi. Difficile rivedere in rosanero anche elementi come Saric, così come non sono quasi mai scesi in campo calciatori come Bettella e Sala.
Il futuro di Verre e Vido invece è incerto: siamo di fronte, certo, a giovani di prospettiva, che però potrebbero non essere ritenuti adatti ad un club che potrebbe voler puntare alla promozione diretta senza passare per i play-off. Elia (proprietà Atalanta come Vido) potrebbe tornare alla base e finire di nuovo in prestito: ha molti estimatori nel torneo cadetto.