Una stagione da dimenticare per lui e la sua squadra, retrocessa dopo un lungo calvario. Ora le scelte sul futuro.
La Sampdoria l’8 maggio scorso, perdendo 2-0 alla Dacia Arena di Udine, ha matematicamente lasciato la serie A. Un’annata la cui fine sembrava scritta già ad agosto, considerati i guai del club nato il 12 agosto 1946.
L’ex presidente Massimo Ferrero, imputato dalla procura calabrese di Paola in due indagini diverse, è stato costretto a dimettersi dal club. Ora la Governance è in mano al presidente Marco Lanna, ma l’ex difensore non ha né liquidità né poteri effettivi per salvare una situazione drammatica.
Il destino dei blucerchiati ha una data limite: 6 giugno 2023. Se entro quel giorno non si sarà trovata la strada per saldare i circa 200 milioni di debiti accumulati, la Sampdoria fallirà. A guidare l’attacco della squadra allenata fino al 6 ottobre da Marco Giampaolo, quindi da Dejan Stankovic, ci ha provato un bomber di razza. Anche il suo contributo è stato condizionato dal disastro generale della società. Almeno fino a gennaio, poi Francesco Caputo, detto Ciccio, ha deciso di tornare nella “sua” Empoli per rigenerarsi, e in realtà ci è riuscito solo in parte.
E ora, con la fine della stagione, con tutta probabilità farà ritorno a Genova, chissà se per restarci. Il bomber nativo di Altamura, 36 anni il prossimo 6 agosto, è legato alla Sampdoria fino al 2025 e non viene certo da una stagione indimenticabile, visti i 4 gol e i 4 assist complessivi segnati fra Genova ed Empoli.
Sampdoria al buio: cosa farà Ciccio Caputo
Numeri decisamente bassi per l’attaccante pugliese, esploso tardi ma che nella massima serie si è sempre fatto rispettare. Al suo primo anno a Genova infatti, 11 gol e 6 assist in 36 recite; nel 2020-2021, col Sassuolo, 11 gol e 8 assist in 25 sfide. Ancora, nei 12 mesi precedenti all’Empoli, addirittura 21 reti e 7 assist. Osservando il suo palmares, Caputo nella massima serie solo nella stagione 2010-2011 aveva fatto peggio dell’annata in corso. Solo 1 gol nelle 12 gare col Bari, per il resto sempre in doppia cifra.
Se in serie A, Ciccio Caputo si è sempre fatto rispettare, lo stesso rendimento l’attaccante pugliese l’ha fornito nella serie cadetta. Se in serie A i gol totali sono 64 in 184 match, nella cadetteria i portieri avversari si sono dovuti inchinare ben 117 volte in 300 partite. A completare i riscontri del cecchino cresciuto nel Noicattaro Calcio, le 10 reti in 29 sfide di serie C2.
Proprio la capacità di trovare la rete in serie B, unita all’età che avanza, potrebbe portare il giocatore ad accettare la discesa in cadetteria. Fermo restando il guadagno alto per la categoria, 800.000 netti a stagione, Caputo potrebbe decidere di metter nel mirino Stefan Schwoch.
L’ex attaccante, tra i tanti, di Napoli e Vicenza guida la classifica all-time dei bomber della B a quota 135 gol. Insomma, i due sono divisi da 18 marcature. Se la Sampdoria non fallisse, Caputo potrebbe fare centro ancora con i blucerchiati, altrimenti non resta difficile che anche altre realtà che mirano alla massima serie, possano chiedere i suoi servigi. Caputo ci pensa, non resta che aspettare.