I tifosi non ci stanno e chiedono rispetto. Gli striscioni parlano chiaro, l’amarezza per la stagione appena conclusa è enorme.
Due finali play-off perse nelle ultime tre stagioni, rispettivamente a vantaggio di Alessandria e Palermo. Poi, quest’anno, l’amarissimo quinto posto in classifica, seppur si er partiti con programmi ridimensionati, e addirittura l’estromissione dal secondo turno degli spareggi, ad opera della sorprendente Virtus Verona.
La tifoseria del Padova è in fermento e soprattutto è legittimamente sul piede di guerra. Dopo la sconfitta interna con gli scaligeri che ha sancito il nuovo precoce addio al sogno serie B, non sarà facile ripartire in un clima del genere, tra il silenzio generale della dirigenza, intenta a interrogarsi sul futuro, e le bocche cucite di molti calciatori che dovranno allenarsi fino a fine maggio per contratto, e che, quasi certamente, non rimarranno in maglia biancorossa.
Non se lo aspettava la Padova calcistica: la concorrenza come ogni anno era ardua, con il Crotone di Zauli e il Pescara di Zeman favoritissime, e una squadra nettamente al di sotto dei livelli delle stagioni precedenti. Certo, nessuno si attendeva il miracolo dopo il ringiovanimento della squadra in estate. Del resto, nella storia della Lega Pro, con la nuova formula infernale dei play off, solo il Cosenza di Braglia riuscì, da quinta, a raggiungere la promozione in cadetteria.
Avrebbe voluto riprovarci il Padova, che però è uscito sconfitto contro la Virtus Verona, nonostante giocasse all’Euganeo con il favore del doppio risultato. I sostenitori biancoscudati hanno manifestato tutto il proprio dissenso con striscioni di dura contestazione, in particolare “chiedono la testa” del direttore sportivo Massimiliano Mirabelli.
I tifosi del Padova inviperiti chiedono la testa del ds Mirabelli
Eppure, anche se il ds è inviso agli ultras, le probabilità che resti al suo posto non sono affatto poche, così come è stato apprezzato il lavoro dell’ex colonna del Genoa degli anni d’oro, Vincenzo Torrente, che potrebbe essere confermato in panchina.
I dirigenti Oughourlian e Bianchi sono intenzionati a confermare Mirabelli. Non tanto per il contratto in essere di un altro anno, ma principalmente perché si ritengono soddisfatti del suo operato. Del resto all’inizio di questa stagione gli era stato chiesto di abbassare l’età media del gruppo e allo stesso tempo di salvaguardare la competitività della squadra.
Inoltre gli era stato affidato il compito di liberarsi dei contratti più pesanti, missione in gran parte compiuta al netto della presenza sino all’ultimo dei fuori lista Monaco e Busellato. Senza dimenticare che l’estate scorsa non erano stati fatti proclami di vittoria a tutti i costi, proprio seguendo l’impostazione di un ridimensionamento al quale il direttore sportivo ha lavorato e continuerà dunque a lavorare.