Cambiano gli scenari in Serie B: pioggia di milioni su alcune squadre, la lotta per la promozione in Serie A si fa dura.
Il bello della Serie B è che tutto può cambiare in pochi attimi, in pochi minuti, in pochi giorni. L’equilibrio è totale in cadetteria e basta un nulla per cambiare le gerarchie di un campionato ogni anno sempre più avvincente. Se in Serie A la lotta è riservata solitamente a poche squadre, in B tutti possono ambire a ogni traguardo.
Basta un milione in più o in meno di investimento per fare la differenza. Se poi quel milione si moltiplica per venti, è inevitabile che gli scenari cambino radicalmente.
Quella che si sta per abbattere sulla serie cadetta è una pioggia di milioni di euro in grado di stravolgere ogni tipo di scenario. Mai come in questo campionato, a fare la differenza sono infatti le potenzialità economiche e la capacità di saper effettuare investimenti corretti, con tempismo, acume e un occhio in grado di individuare i migliori talenti.
Lottare ad armi pari è possibile, ma non in casi come questi. In vista della prossima stagione, potrebbe infatti verificarsi uno stravolgimento totale, in grado di posizionare in automatico alcune squadre in prima fila per la promozione in Serie A, a discapito di chi, magari, ci sta provando ogni anno con il massimo delle proprie forze. Quelle forze che, evidentemente, non sempre possono bastare.
C’è un meccanismo che da anni tutela alcune delle squadre che partecipano al campionato cadetto. Non tanto quelle che sfiorano la promozione, come quelle che ad esempio perdono la finale dei playoff, quanto invece le retrocesse dalla massima serie, a prescindere dalla tipologia di stagione vissuta. Questo meccanismo viene definito paracadute, e di fatto mette al riparo le società dalle perdite economiche, a volte devastanti, che possono arrivare in conseguenza a una retrocessione sul campo.
Serie B, cambia tutto: il paracadute cambia gli scenari del prossimo campionato
Il problema è che il paracadute, se destinato a società invece con i conti a posto, può diventare un’arma micidiale per permettere alle squadre di tornare subito in Serie A, a discapito delle concorrenti, che di questa pioggia di milioni non possono beneficiare.
Ma quanto guadagnano effettivamente le retrocesse? La risposta è variabile. Dipende infatti da quali squadre scenderanno in Serie B quest’anno. Al momento, l’unica aritmeticamente condannata è la Sampdoria, che ha tra l’altro ben altri problemi cui dover pensare. Quasi del tutto spacciata anche la Cremonese, mentre si giocano ancora la salvezza ad armi quasi pari Hellas Verona, Spezia e Lecce.
Analizziamo dunque quanto potrebbe succedere a queste squadre, tenendo presenti i parametri attualmente in vigore. Se un club ha disputato tre delle ultime quattro stagioni in Serie A, al momento della retrocessione percepirà 25 milioni di euro. Se ne ha disputate due nelle ultime tre la somma scende a 15 milioni. In caso di società neopromossa, sono 10 i milioni del paracadute.
Dovendo però il totale obbligatoriamente non superare i 60 milioni, in caso di più squadre rispondenti al primo parametro, la somma percepita scenderebbe da 25 a 20 milioni. Venendo al dettaglio di questa stagione, le squadre in lotta per la retrocessione dovrebbero percepire: Sampdoria, Verona e Spezia 25 o 20 milioni, Cremonese e Lecce 10 milioni.