Il suo ruolo, per il futuro, è già disegnato: tuttavia non può firmare con gli avversari per una clausola di non concorrenza.
Il rischio di retrocessione in terza divisione è ancora altissimo. Ma dopo una stagione infausta come quella che sta per concludersi, il club della Westfalia Orientale dell’Arminia Bielefeld, dovrà gioco forza guadarsi intorno per un indispensabile riassetto societario.
Samir Arabi, responsabile dell’area tecnica, non sarà riconfermato nel ruolo di direttore sportivo. Pagherà in prima persona i risultati deludenti di una squadra che vanta anche un passato nel massimo campionato e che non era certo partita con queste ambizioni.
Il suo posto sarà preso dal giovane dirigente Michael Mutzel, 43 anni, che vanta ancora un contratto in essere con l’Amburgo. Fino al 30 giugno, per una clausola contrattuale con l’Hsv, attualmente terzo in Bundesliga 2 e in lotta per tornare nel massimo campionato, non potrà cominciare l’attività con nessun club del medesimo campionato.
43 anni, oltre 140 presenze in carriera, da calciatore, con la maglia del Karlsruhe, Mutzel aveva prima tentato la carriera come allenatore, guidando, una decina di anni fa, le giovanili dell’Hoffenheim. Poi, c’è stato il passaggio dietro la scrivania e l’inizio della carriera come dirigente. Fino a luglio 2022, Mutzel era all’Amburgo, poi c’è stato l’addio burrascoso che ha portato anche una causa legale con lo storico club del calcio teutonico, coinvolgendo addirittura il tribunale del lavoro.
Mutzel fino al 30 giugno è ancora uno stipendiato dell’Amburgo: dal 1 luglio potrà liberamente accasarsi all’Arminia per guidare la ricostruzione del club. Gli addetti ai lavori si chiedono se l’Arminia attenderà così a lungo il dirigente, dal momento che urge una ripartenza e una nuova programmazione, e nel campionato tedesco a luglio è già tempo di ritiri precampionato e di formazione pronte ad allenarsi per la nuova stagione.
In quanto possibile responsabile del calcio mercato futuro, Mutzel metterebbe nella condizione l’Arminia Bielefeld di partire con un ritardo evidente rispetto alla concorrenza, sia che si tratterà di seconda divisione o di terza, come non si augurano certo i tifosi. Mancano due giornate alla fine della Bundesliga 2: l’Arminia è terz’ultima, la retrocessione diretta è ancora un rischio possibile, alle spalle ci sono il Ratisbona e il Sandhausen, anche se cinque punti di vantaggio sono tanti sulle ultime due della classifica.
L’Arminia, che spera di scavalcare un’altra nobile decaduta del calcio tedesco, quale il Norimberga, avanti di due punti, per ottenere la salvezza diretta, adesso rischia seriamente di disputare lo spareggio per la permanenza in Bundesliga 2 con la terza classificata della Bundelisga 3, che a sua volta aspira alla promozione. Si tratta della Dinamo Dresda, club di quell’ex Germania Est che molti ricorderanno per una infausta doppia sfida con la Roma, negli ottavi di coppa Uefa. Era la stagione 88-89: i gialloneri vinsero con un doppio 2-0, prima all’Olimpico, poi in Germania, in un campo pieno zeppo di neve.
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