Spunta una rivelazione che riguarda il compianto Gianluca Vialli e la sua Sampdoria: un’ammissione inattesa
Lo scorso 6 gennaio è stato un giorno terribile e molto triste per tantissimi appassionati di calcio. In particolare per coloro che seguono questo sport da molti anni, almeno dai gloriosi ’90.
Infatti è la data in cui è scomparso Gianluca Vialli. Il fortissimo e talentuoso centravanti ex Sampdoria e Juventus si è purtroppo arreso al tumore al pancreas che lo attanagliava da molti anni. La lotta di Vialli alla malattia è stata considerata da tutti un gesto coraggioso e da uomo forte.
Tantissimi tifosi, ex compagni e amici hanno pianto l’addio di Vialli, che negli ultimi anni era rimasto legato al mondo del calcio italiano. Era infatti stato dirigente accompagnatore della Nazionale italiana, guidata dall’amico fraterno Roberto Mancini. Oltre a tentare di risollevare le sorti della Sampdoria in qualità di portavoce e dirigente.
Ferrero svela: “Era tutto fatto per la cordata di Vialli alla Sampdoria, ma poi…”
Addirittura nel 2019 Gianluca Vialli portò una cordata di imprenditori, italiani ed esteri, vicino all’acquisto della Sampdoria. La volontà dello storico attaccante, campione d’Italia nel 1991 con i blucerchiati, fu però stroncata sul nascere.
A ricordare l’episodio e raccontare i retroscena ci ha pensato Massimo Ferrero. Ovvero l’ex patron della Sampdoria che trattò direttamente per il passaggio alla cordata di Vialli, con la quale aveva praticamente chiuso la cessione della Sampdoria per la cifra di 88 milioni di euro, 60 dei quali – parole di Ferrero – servivano per i concordati: “L’ultimo step era la firma di Edoardo Garrone come garanzia in caso di retrocessione e deprezzamento. Ma ci rispose dopo 45 giorni…”.
Ferrero dunque punta il dito contro Garrone, che ritardò la decisione e mise la Samp in difficoltà. Nel frattempo la squadra blucerchiata perse molte partite in campionato, esonerò Di Francesco e la valutazione si abbassò nettamente: “A quel punto la cordata si ripresentò con 40-45 milioni di offerta, ma non era più congrua per le nostre valutazioni”. Colpa dunque di Edoardo Garrone se la Sampdoria si è ritrovata negli ultimi tempi in una situazione così complicata, almeno secondo le parole del tanto discusso Ferrero. Il quale aveva anche offerto la presidenza onoraria a Vialli, che rifiutò avendo già accettato l’incarico in Nazionale.
Oggi la Sampdoria naviga in acque a dir poco oscure. I doriani sono già retrocessi matematicamente in Serie B, ma per evitare il fallimento e ripartire dalla serie cadetta qualcuno dovrà versare 35 milioni entro fine maggio per l’iscrizione al campionato e saldare i debiti.