I tifosi di una storica piazza del calcio italiano, appena promossa in B, sono preoccupati: la fumata è ancora grigia, la situazione è seria.
Perché una squadra neopromossa in B, reduce da una promozione che la tifoseria attendeva da anni, dovrebbe decidere di cambiare allenatore, l’artefice di una stagione incredibile e da record, oltre tutto nel più difficile dei gironi della terza serie, quello centro-meridionale?
Per una semplice ragione: il progetto tecnico e le richieste economiche non collimano. Stiamo parlando del Catanzaro, che per ora non ha trovato l’accordo per la riconferma di mister Vincenzo Vivarini.
L’ex calciatore della Turris, formazione in cui da giocatore giramondo vanta il maggior numero di presenze, abruzzese di Ari, l’aveva già sfiorato il grande salto con il Bari, due anni prima.
Poi, dopo l’esperienza poco felice della Virtus Entella tra i cadetti, è approdato in Calabria, conducendo Iemmello e compagni ad una annata incredibile, stradominata, lasciando agli avversari solo le briciole.
A Vivarini non mancano certo gli estimatori, in primis quel Benevento che se ripartirà dal presidente Vigorito vuole affidarsi a lui per tornare subito tra i cadetti, visto che ormai la retrocessione pare cosa certa. Un pensiero lo avrebbe fatto anche l’Avellino, dove D’Agostino stima da morire Vivarini, che fu ad un passo da accettare la panchina biancoverde.
Il nuovo direttore tecnico Salvini, però, potrebbe concedere una nuova chance a Rastelli, che non è certo uno sprovveduto, dandogli la possibilità di cominciare dal ritiro, plasmando la squadra a sua immagine e somiglianza e scegliendo, senza rivoluzioni, 5-6 uomini chiave per puntare almeno ai play-off. Oltre tutto l’ex tecnico del Cagliari, seppur al momento inviso alla piazza per i risultati disastrosi del girone di ritorno, è blindato da un contratto lungo e oneroso.
Vivarini, però, ha come priorità, il Catanzaro. Farebbe di tutto per allenare in B con i calabresi, ma a quanto pare il progetto tecnico e nemmeno le richieste economiche che gli vengono proposte lo spingono in questo momento a dire di sì.
Fumata grigia che potrebbe diventare nera: Vivarini sempre più lontano da Catanzaro
Anzi, quella che al momento sembra una distanza enorme tra le parti, ovvero una fumata grigia, potrebbe diventare presto nera a breve, con Vivarini che sarebbe pronto a dire addio alla piazza che ha trascinato in B con la bellezza di 96 punti.
Vivarini, nel caso di divorzio dai calabresi, avrà molte proposte visto il campionato appena concluso: piace anche al Catania, e non poco, che non riconfermerà l’artefice del salto dalla C alla D, ovvero Ferraro, e che cerca un allenatore esperto per puntare subito al doppio salto. In pole, però, come detto, ci sarebbe il Benevento, pronto a fargli ponti d’oro, se ci sarà ancora Vigorito al timone della società.
Vivarini, prima di Catanzaro, aveva vinto con Teramo e Chieti. Lui, che è un mite abruzzese, si scatena nelle piazze calde, e poi con la Campania ha un rapporto d’amore speciale avendo indossato per 51 volte la maglia dei corallini della Turris.
Il Catanzaro, impegnato nella Super Coppa di Lega Pro, proverà a convincerlo fino alla fine, ma l’addio sembra sempre più vicino. Non si esclude nulla, Vivarini è lontano da Catanzaro ma alla fine potrebbe anche trovare l’intesa. I calabresi però si guardano intorno e pensano al sostituto: in pole c’è Fabio Caserta. L’ex Perugia e Juve Stabia piace anche al Catania.