Un derby sentitissimo, sospeso tra il primo e il secondo tempo per un fitto lancio di fumogeni. Si è sfiorato il peggio.
Una stracittadina, ovunque si giochi, nel mondo, a livello calcistico, rappresenta sempre un evento sportivo sentitissimo. Vivono nello stesso luogo, seppur parliamo di metropoli, frequentano magari gli stessi locali e si incroceranno, magari, spesso per strada, quando non indossano sciarpe e non portano tra le mani le loro bandiere.
Dentro uno stadio, però, quando le rispettive formazioni di cui sono supporter si affrontano e scendono in campo, si trasformano letteralmente. Non siamo in Argentina e nemmeno in Brasile, ma in un Paese europeo dove il calcio è altrettanto “religione e fede”.
Siamo ad Amburgo e il derby, di quelli veri, a cinque giornate dalla fine, era appunto quello tra l’Amburgo e il St. Pauli. Storicamente due destini diversi, club tra i più titolati il primo, anche se lontano dai fasti degli anni 80, ma capace sempre di veleggiare tra le prime e di occupare spesso un posto nelle coppe europee, mentre il secondo protagonista di alti e bassi tra la prima e la seconda divisione tedesca.
Entrambe, però, disputano quest’anno la serie B tedesca: entrambe, in una sfida sentitissima da vincere, sperano ancora nel ritorno nel massimo campionato. Sul campo è stata una sfida pirotecnica, caratterizzata da goal a raffica: 4-3 il risultato finale per l’Amburgo. Sugli spalti, però, dopo la calma apparente del primo tempo, è successo il finimondo, al punto che l’arbitro era costretto a sospendere la gara per alcuni minuti.
Tra primo e secondo tempo, i sostenitori dell’Amburgo hanno dato in escandescenza, cominciando un fitto lancio di fumogeni in campo. Il Volksparkstadion è diventato, in pochi minuti, una nuvola di fumo. Nonostante le squadre fossero già pronte a dare il via al secondo tempo, l’arbitro Sven Jablonski, almeno inizialmente, non ha dato il via libera. Quando la situazione nella curva degli ultras dell’Amburgo si è calmata, anche i tifosi ospiti, per tutta risposta, hanno acceso i fuochi d’artificio e li hanno pericolosamente lanciati in campo. Dopo un ritardo di circa cinque minuti, il direttore di gara ha fatto riprendere le ostilità.
In classifica l’Amburgo è saldamente terzo a 56 punti e spera ancora di agguantare almeno la seconda posizione. L’Heidenheim dista un solo punto a 57, mentre più staccato a 61 c’è il Darmastadt. Ricordiamo che le prime due classificate sono promosse direttamente in Bundesliga, mentre la terza effettua uno spareggio con la terz’ultima classificata in massima serie. Per l’Amburgo, quindi, c’è ancora tutta la possibilità del ritorno diretto in Bundesliga, tra le grandi.
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