Ribaltone in panchina: si riparte da Gasperini. Il tecnico piemontese dopo sette anni potrebbe non proseguire il suo rapporto con l’Atalanta
Sette lunghi anni. È dall’ormai lontana estate del 2016 che Gian Piero Gasperini siede sulla panchina dell’Atalanta, in quello che può essere definito il matrimonio più riuscito tra una squadra e un allenatore di questa seconda decade del terzo millennio. Il 65enne tecnico di Grugliasco sulla panchina nerazzurra ha costruito, di pari passo con un società competente e capace, un progetto tecnico di grande livello, portando la Dea per la prima volta nella sua storia a disputare la Champions League, onorata alla grande con un approdo fino ai quarti di finale.
Un progetto, quello portato avanti in questo lungo segmento temporale, che ha regalato enormi soddisfazioni ai tifosi nerazzurri ma che a sorpresa potrebbe interrompersi al termine di questa stagione agonistica. Come in ogni matrimonio che si rispetti, la cosiddetta ‘crisi del settimo anno’ rischia di portare al clamoroso divorzio tra l’Atalanta e Gasperini.
Incomprensioni con la nuova proprietà americana, soprattutto legate a divergenze sui programmi futuri sarebbero alla base di quella che somiglia sempre di più a una rottura insanabile tra le parti. L’ex centrocampista di Juventus e Pescara potrebbe dunque rescindere, con il consenso del club, il contratto che lo lega all’Atalanta fino al 30 giugno del 2024.
Ribaltone in panchina: si riparte da Gasperini. L’addio a Bergamo è definitivo
Gasperini, che di Bergamo è stato eletto cittadino onorario, tornerebbe sul mercato dopo sette anni e il suo futuro a quel punto sarebbe tutto da scrivere. Difficile, se non addirittura impossibile, che possa trovare spazio in una delle grandi del campionato. La breve ma traumatica esperienza all’Inter ha lasciato un segno profondo e per non imbattersi in un’avventura simile l’allenatore piemontese è pronto a rimettersi in gioco in una realtà importante ma che più si adatta alle sue caratteristiche.
E la nuova destinazione di Gasp sarebbe in realtà un clamoroso ritorno nell’altra città che lo ha accolto e coccolato per anni, la Genova rossoblu in cui si consacrò come tecnico innovativo e primo piano nei primi anni duemila. Il Genoa, che nel frattempo è stato acquistato da un fondo americano solvibile e ambizioso, sogna di riportare Gasperini in panchina in coincidenza con il ritorno in Serie A, ormai a un passo.
Alberto Gilardino, attuale allenatore dei Grifoni, sta lavorando molto bene ma il management della società, come primo regalo ai tifosi per il ritorno nel calcio che conta, vuole ripartire da Gasperini e da un progetto di alto profilo. Possibile quindi che a ‘Gila’ sia dato il benservito a vantaggio del più blasonato collega. Anche se, visti i risultati dell’ex Campione del Mondo, anche lui difficilmente resterà a spasso a lungo.