In vista di un’ormai quasi certa promozione in Serie A, il Grifone si prepara ad allestire una squadra degna del massimo campionato
Manca poco, manca davvero poco. Con un girone di ritorno condotto a ritmi forsennati – sulla falsariga delle ultime giornate del girone d’andata, quando il timone era stato già preso da Alberto Gilardino – il Genoa cammina spedito verso la Serie A. Il finale di stagione potrebbe addirittura portare in dote il primo posto finale, con tanto di coppa del torneo alzata al cielo. Il Frosinone, che ha rallentato vistosamente nelle ultime gare, dista infatti ormai solo due punti.
vero è, fa norare qualcuno, che alle spalle del Grifone il Bari non molla. In attesa che venga omologato il risultato del match col Pisa, che i pugliesi avevan vinto per 1-2, i biancorossi non mollano. Potenzialmente sono sei le lunghezze che separano Cheddira e soci dal secondo posto, l’ultimo che garantisce l’accesso diretto alla A senza passare dai Playoff, occupato dai rossoblù liguri. Il margine non è ancora quello di sicurezza, ma l’ottimismo in città regna sovrano. Ad aumentare il grado di eccitazione del popolo genoano c’è poi l’ormai quasi certa – quella sì – retrocessione dei rivali cittadini blucerchiati. Dopo il dramma dello scorso anno, e gli sfottò della curva della Samp, quest’anno i tifosi del club professionistico più antico d’Italia può riprendersi tutto con gli interessi.
Colpo con vista Serie A: il Genoa fa sul serio
Insomma, ormai lo avete capito: dalle parti della Lanterna, sponda Genoa, si sta già pensando al prossimo anno con la convinzione che il club tornetà in Serie A. In vista di una campagna di rafforzamento che sia congrua con gli obiettivi e le ambizioni della proprietà, il General Manager Johannes Spors vuole iniziare dalla testa. Dal manico. Da un Direttore Sportivo di livello, con un certo pedigree, che possa ben rappresentare le istanze della dirigenza nella pianificazione e nella successiva realizzazione delle strategie di mercato.
Il lavoro di Marco Ottolini, che ora detiene la carica, è stato oltremodo apprezzato, ma all’ex Juve verrà ora affidata un’altra mansione in vista di una riorganizzazione dell’organigramma societario. Un po’ quello che farà la Juve con Federico Cherubini, anch’egli Ds.
L’idea di Spors, il cui esercizio del mandato gode dell’ampia lbertà concordata dalla proprietà americana, è quella di corteggiare Gianluca Petrachi, già per 9 anni in carica come dirigente del Torino e protagonista di tante trattative di mercato rivelatesi poi manna dal cielo per i granata: Danilo D’Ambrosio, Bruno Peres, Matteo Darmian, Ciro Immobile, Andrea Belotti e Gleison Bremer sono passati dalle parti del Filadelfia grazie all’abilità di Petrachi nel condurre le trattative. Licenziato dalla Roma dopo solo 12 mesi dalla sua investitura – l’ex Toro ha poi fatto ricorso, vincendolo – l’ex calciatore, tra le altre, di Perugia e Cremonese, ha un solo vero concorrente nella corsa al ruolo di Ds del Grifone. Quello di Mauro Meluso, vecchia conoscenza di Spezia e Lecce.