Una squalifica a dir poco scioccante è giunta in seguito alla pessima condotta di un giocatore. Un colpo proibito ha dato via al caos
La squalifica di questo giocatore ha sconvolto l’ambiente locale nel giro di pochissimo tempo. Episodi del genere sono purtroppo frequenti. Tuttavia un caso così cruento non capita tutti i giorni, per fortuna. Prima di procedere è bene analizzare il contesto generale. Ci si trova infatti in Prima categoria, in uno scontro determinante per la permanenza delle due squadre coinvolte nella divisione. Le premesse sono già caldissime, essendo la posta in palio notoriamente molto alta. Può dunque essere normale che la tensione sia palpabile.
Arrivare a questi livelli però è decisamente troppo. Frocalcio e Tre Torri San Marcellino si sono giocate il primo turno di playout in una cornice degna dei derby più sentiti di tutta Europa. La posizione delle due squadre in classifica è ovviamente svantaggiosa, ragion per cui il risultato avrebbe potuto costituire una chiave di volta per l’esito della stagione intera. Uno scontro salvezza in piena regola, per farla breve. Poco prima del fischio di fine primo tempo è stato espulso un giocatore della squadra ospite. Da questo è nato il parapiglia.
Il capitano Roma ha iniziato a contestare in maniera piuttosto energica la decisione del direttore di gara, causando così una situazione di caos senza eguali. Insomma, sono gesti che ci si aspetterebbe da chiunque tranne che da chi porta una fascia così pesante. A prescindere dal contesto di calcio il capitano è sempre il capitano. E in quanto tale deve dare il buon esempio. Certi comportamenti rappresentano tutto tranne che un modello da imitare.
Botte da orbi in Prima categoria: caos senza fine
In questa sfida di Prima categoria è successo di tutto. Lo scontro salvezza tra Frocalcio e Tre Torri San Marcellino verrà ricordato più per l’episodio accaduto che non per il risultato in sé. Risultato che, per dovere di cronaca, è andato a favore dei padroni di casa per tre reti a zero. Ad ogni modo, in seguito all’espulsione il capitano Roma ha iniziato a protestare in maniera rabbiosa. Così l’arbitro ha saggiamente deciso di optare per l’espulsione.
Dopo essersi visto sventolare davanti il cartellino rosso il capitano ha perso totalmente il senno della ragione, colpendo il direttore di gara con due violenti pugni al petto, che hanno fatto cadere per terra in preda al dolore l’arbitro. A questo punto si aprono due strade per la valutazione di questo increscioso caso: vittoria a tavolino o squalifica triennale per il capitano reo del fatto accaduto.