Grandi movimenti in vista sulle panchine cadette della prossima stagione: l’ex potrebbe tornare a casa. In veste di allenatore
L’appassionante campionato cadetto, che a cinque giornate dalla fine non ha emesso alcun verdetto né per quello che riguarda la promozione in Serie A, né per quello che concerne le squadre che scenderanno in Serie C, ha visto come al solito innumerevoli cambi alla guida tecnica di parecchi club.
Non ci siamo fatti mancare veramente nulla, tra grandi ritorni (Ranieri a Cagliari e D’Angelo a Pisa), campioni del mondo alla loro prima esperienza assoluta da allenatori in Italia (Cannavaro a Benevento e De Rossi a Ferrara) e tecnici che sarebbero dovuti restare ad interim e che invece sono stati confermati a titolo definitivo guidando la squadra verso una promozione che si fa sempre più probabile come Gilardino a Genova.
Ci sono anche stati casi di allenatori che probabilmente non sarebbero stati destituiti dal loro incarico se non fossero sopraggiunti degli inaspettati problemi di salute che hanno costretto il diretto interessato allo stop. È stato questo ciò che è accaduto a Giacomo Gattuso, l’ex allenatore del Como, che dopo sei giornate ha abbandonato la guida del club lariano.
Gattuso torna in pista: destinazione a sorpresa
Limitatamente alle squadre che, partite con ben altre ambizioni, hanno poi deluso le aspettattive anche in relazione a quanto speso e alle ambizioni dei loro presidenti, la Spal di Joe Tacopina occupa un posto di rilievo. Esonerato, a metà ottobre, Roberto Venturato, il patron italo-americano si è affidato al succitato De Rossi, senza riuscire a raddrizzare la barca.
Mandato via dopo 16 gare di campionato anche l’ex leggenda giallorossa, Tacopina si è rivolto a Massimo Oddo, che sta faticosamente tentando, con alterne fortune, di far uscire gli estensi dalle sabbie mobili della zona calda.
Le ultime indiscrezioni riferiscono della volontà della dirigenza biancazzurra di ripartire, a prescindere o meno dalla permanenza in B, proprio da Gattuso. Che, nella stagione 1988-89, aveva già vestito, da giocatore, la maglia del club emiliano. Il possibile ritorno a casa del nativo di Como, molto legato alla sua città d’origine, sarebbe l’ennesima scommessa di un presidente che, in relazione all’impegno e alla passione investiti nel progetto Spal, sta raccogliendo molto meno di quanto seminato.
Ora la priorità è restare nella cadetteria: poi si penserà a mettere sotto contratto il tecnico lombardo. Sperando di trovare quella continuità di risultati in grado di stimolare il numero uno del club ad altri onerosi investimenti.