Il club del campionato cadetto, in piena lotta per la promozione, ha dovuto affrontare un problema di natura commerciale
Nel calcio di oggi – per la verità già da qualche anno a questa parte – le sponsorizzazioni, il marketing, gli introiti derivanti dalla vendita dei prodotti recanti il brand della società, sono molto più importanti delle entrate relative alle presenze allo stadio. Questa linea di tendenza, valida sia per i grandi club di Serie A che per i piccoli sodalizi della cadetteria, è stata vieppiù importante nel periodo immediatamente successivo alla pandemia da Covid-19.
Ovvio che in siffatta situazione, un’ipotetica contraffazione dei prodotti ufficiali, o una vendita non autorizzata degli stessi, può recare o un danno economico o un danno d’immagine. Talvolta entrambe le conseguenze. È quello che è accaduto, in occasione delle Festività pasquali, alla società Bari, che si è trovata addirittura costretta a diramare un comunicato ufficiale per chiarire in modo istituzionale la propria posizione.
Preso atto delle numerose segnalazioni dei tifosi del club biancorosso relativamente alla scarsa qualità delle ‘Uova di Pasqua’ che recavano il marchio del Club, e vendute in tutto il territorio nei giorni antecedenti, ma anche successivi, alla festività della Pasqua, la SSC Bari ha rilasciato una nota ufficiale sul proprio sito.
“Si precisa che SSC Bari non ha né prodotto né distribuito le suddette ‘Uova di Pasqua’, avendo concesso una licenza d’uso del marchio a società specializzata del settore, che opera a livello internazionale“, si legge nel comunicato. “Si informa che è già stato richiesto al licenziatario di sospendere immediatamente la diffusione e la commercializzazione delle ‘Uova di Pasqua’ e di ogni altro prodotto realizzato a marchio SSC Bari“, si conclude.
Il curioso episodio è stato quindi immediatamente stigmatizzato dai vertici societari, ancora capeggiati da Luigi De Laurentiis, il figlio del patron del Napoli Aurelio. Tra l’altro proprio nel giorno della Pasquetta la squadra ha compiuto un altro passo decisivo per lo meno verso la conquista dei Playoff. Ma le ultime sei giornate potrebbero riservare alla caldissima piazza pugliese un altro sogno: quello chiamato promozione diretta in Serie A. Grazie infatti al contestuale passo falso del Genoa a Como – i rossoblù erano avanti 0-2 salvo poi farsi raggiungere sul 2-2 – la formazione ligure, che occupa il secondo e ultimo posto utile per la salita diretta al piano di sopra, dista solo 4 punti. La rimonta è ancora possibile. L’inaspettato trionfo anticipato è lì, pronto per essere colto come una straordinaria sorpresa. Altro che i dozzinali ninnoli presenti nelle Uova di Pasqua…
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