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Era titolare al posto di Leo Messi. Sapete cosa fa oggi? Lavora in un posto surreale

Era titolare al posto di Leo Messi: oggi per guadagnarsi da vivere lavora in un posto surreale. Da non crederci!

Leo Messi non dimenticherà mai il 2022, un’annata che lo ha visto trionfare da assoluto protagonista ai Mondiali in Qatar consacrandosi come tra i più grandi di tutti i tempi. Il campione argentino è riuscito a liberarsi dell’ossessione di dover alzare al cielo la Coppa del Mondo per ascendere all’empireo del calcio dove dimorano leggende del calibro di Maradona o Pelè.

Era titolare al posto di Messi, ora lavora in un posto inimmaginabile (Lapresse) -seriebnews.com

Proprio l’etichetta di erede di Diego Armando Maradona, che lo accompagna fin dai suoi esordi con la camiseta blaugrana del Barcellona e fino alla conquista dell’alloro iridato, a dispetto dei 7 Palloni d’Oro e, tra l’altro, delle Champions League messi in bacheca, faceva storcere il naso ad alcuni fan del culto maradoniano. Dopo la vittoria del Mondiale nessuno considera blasfemo il paragone tra i due connazionali. Eppure c’era un tempo in cui Messi si accomodava in panchina con il tecnico che gli preferiva qualcun altro. Questi, ora, appese le scarpe al chiodo e lavora in un posto inimmaginabile.

Correva l’anno 2005 e ai Mondiali Under 20 in Olanda un appena diciottenne Messi, che aveva appena esordito nella stagione precedente nella prima squadra del Barcellona, era la riserva di Pablo Vitti. Il calciatore, di due anni più grande, già giocava in pianta stabile nel massimo campionato argentino con la maglia del Rosario Central, la squadra rivale di quel Newell’s Old Boys in cui la “Pulce” ha dato i primissimi calci a un pallone.

Pablo Vitti era titolare al posto di Messi: oggi lavora in una caffetteria

Alla futura star del pallone bastò poco per ribaltare le gerarchie dell’allora tecnico dell’Argentina Under 20 Francisco Ferraro. Leo subentrò nel secondo tempo dell’esordio contro gli Stati Uniti proprio a Vitti e da quel momento in poi fu il titolare inamovibile trascinando la Seleccion alla conquista del titolo iridato e laureandosi capocannoniere del torneo con 6 centri, l’epifania, insomma, di un fuoriclasse.

Pablo Vitti, da erede di Messi a… una caffetteria (LaPresse) – seriebnews.com

Da allora le carriere dei due hanno preso una piega nettamente differente. La “Pulce” è diventato un gigante collezionando trofei di squadra e personali. Vitti, invece, dopo aver militato in formazioni peruviane, messicane ed ecuadoriane e dopo un’esperienza in Grecia con la maglia del Veria, ad appena 31 anni, nel 2016, ha detto basta al calcio giocato uscendo completamente da quello che era stato il suo mondo.

Difatti, colui che potrà raccontare ai nipoti di aver relegato in panchina Leo Messi oggi per guadagnarsi da vivere gestisce una caffetteria di sua proprietà a Rosario, sua città natale come di Messi. Questo è rimasto l’unico punto di contatto tra i due dopo l’incrocio nella Seleccion Under 20 quando, a quel tempo, il predestinato non sembrava il fuoriclasse del Paris Saint-Germain.

Luigi Pasquariello

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