Non finiscono affatto le polemiche per via dei troppi oriundi che rappresentano la maglia della Nazionale
E pensare che, qualche anno fa, il commissario tecnico Roberto Mancini diceva esattamente il contrario. A distanza di qualche tempo, però, le cose sono decisamente cambiate. Tanto è vero che in molti gli stanno puntando il dito contro. Ovviamente l’argomento è sempre lo stesso: i troppi oriundi che rappresentano la nostra Nazionale.
C’è anche chi tende a giustificare le scelte del manager jesino, affermando che sia quasi “costretto” nell’applicare questo tipo di scelta. Nelle ultime due partite della Nazionale non sono mancate le polemiche nei suoi confronti. Soprattutto in merito alle scelte fatte contro Inghilterra e Malta.
C’è chi parla di mancanza di talenti nel nostro campionato, oppure chi ammette che gli italiani ci sono ma non giocano con i loro club. Tante, anzi, tantissime versioni. Fatto sta, però, che la situazione è sempre la stessa: gli oriundi che vengono convocati fanno scatenare sempre polemiche. Joao Pedro, Luiz Felipe, Toloi, Jorginho, ecc: una lista infinita di calciatori che non sono nati nel nostro Paese. Ma che, allo stesso tempo, hanno una doppia cittadinanza e perciò vengono convocati nella nazionale maggiore.
A quanto pare le decisioni di Roberto Mancini che non vengono affatto digerite da diversi tifosi ma anche addetti ai lavori. C’è anche chi, però, tende a giustificare le scelte del ct per il semplice motivo che è quasi “costretto” a farlo vista la mancanza di “materia prima” in alcuni club che non danno il giusto spazio agli italiani.
Tra le persone che la pensano in questo modo c’è una vecchia conoscenza del calcio italiano, ora allenatore e commentatore sportivo. Stiamo parlando di Luigi Di Biagio che, durante una intervista rilasciata a ‘Tv Play‘ nel canale della piattaforma streaming ‘Twitch‘, ha voluto ribadire il proprio pensiero. In merito alle polemiche degli ultimi giorni sulla questione degli oriundi e non solo.
“E’ un momento non semplice per la nostra Nazionale – ha spiegato l’ex ct a TvPlay – Sul discorso degli oriundi io personalmente preferirei tutti italiani, ma il calcio è diventato globale, bisogna guardare oltre. Non bisogna convincere nessuno. Siamo in difficoltà di attaccanti. Roberto è stato un po’ costretto. I giocatori devono avere l’ambizione di vestire la maglia azzurra”. Parole per certi versi condivisibili, che però non spengono assolutamente le polemiche. La speranza è che presto Mancini possa puntare su uno zoccolo duro di calciatori militanti nel nostro campionato che stanno portando in alto i nostri club: sarebbero i classici due piccioni con una fava!
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