Un noto ex calciatore del Genoa ha raccontato un aneddoto di quando vestiva la maglia rossoblù insieme a Burdisso e il tecnico era Gasperini
Manca sempre meno alla ripresa del campionato di Serie B. Chiusa la parentesi riguardante l’ultima sosta per le nazionali, è tempo di tornare a concentrarsi a pieno sugli impegni dei club. Anche perché la fase in cui entreremo a breve sarà ancora più delicata e bisognerà evitare il più possibile nuovi passi falsi al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati.
Ad aprire le danze della 31esima giornata saranno il Genoa targato Alberto Gilardino e la Reggina guidata da mister Pippo Inzaghi. Uno scontro che si preannuncia alquanto scoppiettante, visto che si affrontano la seconda e la settima in classifica. La gara andrà in scena fra le mura dello stadio Luigi Ferraris, a partire dalle ore 20:30. Il ‘Grifone’, dal canto suo, si sta rendendo protagonista di un ottimo percorso in cadetteria. Il ruolino di marcia è senza dubbio positivo nel complesso: sedici successi, nove pareggi e cinque sconfitte. Un rendimento abbastanza costante, che molto probabilmente consentirà a Gudmundsson e compagni di tornare subito nella massima serie. Fondamentale, però, mantenere alta la concentrazione da qui alla fine dei giochi, poiché la zona playoff è distante soltanto 5 punti.
La storia di questo club pesa abbastanza sui calciatori e impone un certo tipo di atteggiamento dentro e fuori dal campo. La maglia rossoblù, infatti, è stata indossata in passato da uomini che hanno lasciato il segno nel mondo del calcio. Gente di grande spessore e nella categoria in questione rientra senza dubbio Nicolas Burdisso.
Antonini e l’aneddoto con Gasperini e Burdisso: “Abbiamo massacrato il Napoli”
A tal proposito, Luca Antonini – ex terzino del Milan, tra le altre – ha raccontato un curioso aneddoto relativo ai tempi in cui sia lui che l’argentino vestivano la maglia del Genoa (febbraio 2014).
L’allenatore all’epoca era Gian Piero Gasperini: “Prima di un Napoli-Genoa, il mister non ci vide svegli durante la rifinitura di domenica mattina“, spiega Antonini ai microfoni di ‘Cronache di Spogliatoio’. Il trainer piemontese non la prese affatto bene: “Si inc***ò e diede a me e Burdisso un cronometro, dicendoci di completare tre serie da dieci ripetute dalla riga di fondo fino a centrocampo. Al termine della seconda serie io e Burdisso ci guardammo negli occhi“.
Non finisce qui: “Mister Gasperini se ne accorse e disse: ‘Ma voi che avete giocato a calcio ad alti livelli pensate ancora che, se correte di mattina, stasera non andrete forte? Facciamo una scommessa? Stasera li uccidiamo’. Lì per lì eravamo stanchi, ma la sera poi il match finì 1-1. Li abbiamo massacrati“. Insomma, la parola chiave per Gasperini è intensità. È il dettaglio che lo ha portato a vivere alcune stagioni indimenticabili alla guida dell’Atalanta e tutt’ora la ‘Dea’ è tra le squadre più difficili da battere. Adesso Antonini e Burdisso dedicano le loro vite ad altri ruoli: il primo è diventato un procuratore sportivo, mentre il secondo è l’attuale direttore tecnico della Fiorentina. Ma le esperienze che entrambi hanno vissuto sui campi da calcio non le dimenticheranno mai.