Euro 2032, l’Italia frena: doccia fredda per la Federazione

L’Italia sogna la candidatura a Euro 2032, ma per la Federazione azzurra ci sono brutte notizie in vista: le ultime non sono incoraggianti

Campione d’Europa nel 2021, la Nazionale italiana ha iniziato la marcia di avvicinamento a Euro 2024. Non nel migliore dei modi, con l’Italia di Mancini battuta all’esordio del gironcino di qualificazione dall’Inghilterra, riuscendo a conquistare i primi punti con la vittoria contro Malta. Ma si guarda anche molto più avanti, soprattutto fuori dal campo.

FIGC Abodi frena su Euro 2032
Euro 2034, la posizione del ministro Abodi – Seriebnews.com

Per la rassegna in Germania prevista tra due estati il clan azzurro dovrà assolutamente riscattarsi e fare del suo meglio per guadagnarsi il diritto di difendere il titolo di campione in carica. Inoltre sarà necessario puntare a crescere come movimento nel suo insieme, per tornare finalmente ai Mondiali, nel 2026. L’intero settore calcistico spera fortemente in un ulteriore boost che possa venire dall’assegnazione di una grande rassegna internazionale che manca ormai da troppo tempo.

Italia, cresce la febbre per ospitare una nuova grande manifestazione: caccia a Euro 2032

Nel mirino, la nostra Federazione ha messo Euro 2032, con la possibilità di poter beneficiare eventualmente di una candidatura congiunta. C’è stato un primo interessante ‘antipasto’ con le gare ospitate dall’Olimpico di Roma nell’Europeo ‘itinerante’ del 2021, con un anno di ritardo causa Covid. Ma l’Italia non ottiene una assegnazione ‘effettiva’ addirittura dal 1990, anno in cui si disputarono i Mondiali casalinghi, conclusi al terzo posto. Gli Europei sono stati ospitati a livello di fasi finali solamente nel 1968, quando si trattava ancora di una ‘final four’, e nel 1980, quando invece alla fase conclusiva arrivavano otto squadre.

Cosa succede per euro 2034
Cosa succede per euro 2034? – Seriebnews.com

Potrebbe dunque esserci una grande occasione per tutto il movimento, per un rinnovamento soprattutto delle infrastrutture. Ma proprio dalla Federazione, arriva una ‘frenata’ piuttosto significativa. La ‘frenata’ porta la firma di Andrea Abodi, Ministro dello Sport. Molto attivo sui social, è solito esprimere in questo modo il suo parere sulle vicende sportive più importanti di un determinato momento.

Su Twitter, sul tema Euro 2032 e sull’ammodernamento degli stadi, ha spiegato: “Negli ultimi 30 anni siamo riusciti a fare poco, troppo poco, insopportabilmente. Le ragioni e le responsabilità ormai servono solo a fare tesoro dell’esperienza e a cambiare passo. Euro 2032 molto utile, ma non può essere indispensabile. Dobbiamo, vogliamo fare, insieme“. Un avviso ai naviganti molto chiaro: non sarà quello il motivo principale e trainante di una candidatura, che dovrà basarsi su altri presupposti. E la volontà di mettere mano all’ammodernamento degli impianti anche se l’obiettivo non dovesse essere raggiunto.

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