Terremoto a Foggia: via allenatore e presidente

Il clima a Foggia ultimamente è piuttosto rarefatto. Una serie di vicende e situazioni ambigue stanno sconvolgendo l’intero ambiente

La cittadina pugliese, calcisticamente, regna nel caos. Tutto ciò è dovuto alle aspre contestazioni che la squadra sta fronteggiando. Per via di un momento di forma non propriamente entusiasmante.

Foggia nel caos: dietrofront clamoroso della società
Mario Somma – Seriebnews.com

Ai vertici si sta cercando di capire in ogni modo come si può arginare una situazione del genere. Ma non è facile, viste le esigenze della piazza e gli eventuali – nonché inevitabili – provvedimenti all’orizzonte.

Allo stato attuale il club rossonero si trova sesto nel suo girone di riferimento, in Serie C. Ma proviene da un periodo di sconfitte consecutive che iniziano a far percepire ben più di qualche problema. Due ko di seguito nelle ultime due partite.

Rispettivamente contro Audace Cerignola e Monterosi. La seconda partita menzionata è stata quella “determinante” in un certo senso. Si sa, le sconfitte casalinghe non fanno piacere a nessuno. E i tifosi hanno immediatamente manifestato il loro disappunto.

Il primo segnale di negatività perenne è stato fornito da Mario Somma, ormai ex del Foggia. In seguito alla partita ha dichiarato infatti le sue dimissioni, riferendo di non essere più in grado di gestire la squadra.

Nell’anno precedente il valzer di allenatori aveva portato al suo nome, non riuscendo evidentemente ad ottenere i risultati sperati. In tutto ciò il Presidente si è pronunciato in conferenza stampa, non nascondendo ovviamente una certa delusione.

A Foggia regna il caos: dimissioni immediate

Le dimissioni immediate del precedente tecnico del Foggia potrebbero aver dato seguito ad una preoccupante escalation. Gli eventi negativi che si potrebbero verificare sono innumerevoli, anche se i tifosi si augurano ovviamente il contrario.

Somma
Somma – Seriebnews.com

Il presidente Canonico, come annunciato poche righe sopra, si è detto parecchio deluso dalle contestazioni ricevute dal pubblico presente. Lo scenario più papabile è quello dell’autogestione, in attesa che le cose si sistemino in via definitiva.

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