Un momento nero quello vissuto dalla Reggina di Filippo Inzaghi: ed il futuro dell’allenatore, adesso, è in fortissima discussione
Il 2023 della Reggina è iniziato nel peggiore dei modi. 6 punti nelle ultime 8 giornate di campionato non possono bastare ad un club ambizioso che fino a Natale era lì a tallonare il Frosinone primo in classifica.
Un tracollo annusato da lontano e che sta adesso facendosi spazio, con prepotenza. A maggior ragione dopo il brutto derby disputato, e perso, in casa del Cosenza. Per la squadra amaranto è tempo di fare i conti, di valutare il futuro e tentare di aggiustare un giocattolo che nel 2022 è parso quasi perfetto. Sul banco degli imputati vi è chiaramente finito l’allenatore, Filippo Inzaghi, inevitabilmente al centro delle polemiche per il rendimento della squadra calabrese. La Reggina appare irriconoscibile rispetto a quelli che erano gli auspici di soli pochi mesi fa. Un quarto posto che può diventare quinto, nel caso in cui il Sudtirol faccia bottino pieno stasera a Benevento. E rimanere in scia per il treno playoff sarà fondamentale per evitare di gettare alle ortiche quanto di buono costruito fino ad ora. Inzaghi, però, non è mai stato tanto in discussione. L’ex allenatore di Brescia e Benevento ha ammesso la superiorità dei ‘Lupi’ nei 90′ e nulla più. Adesso servirà una svolta immediata, vitale, per proseguire insieme almeno fino a fine anno.
Inzaghi rischia grosso: Reggina, serve la svolta
Perchè lo spettro dell’esonero inizia a farsi più insistente: Parma, Perugia, Cagliari e Genoa saranno quattro impegni che potrebbero finire per affossare la Reggina. O rilanciarla.
Ben 13 punti di distacco dal Frosinone, 4 dal Genoa: ma ciò che preoccupa è la squadra, il gioco. E inzaghi ora si giocherà tutto, nonostante un contratto firmato fino al 2025 la sua avventura sulla panchina della Reggina potrebbe essere agli sgoccioli. Il campo, come consuetudine, sarà il giudice ultimo pronto a decretare il destino della squadra calabrese.
