L’allenatore di volley Paolo Berruto è intervenuto sulle polemiche scatenatesi a seguito dell’intervento di Paola Egonu a Sanremo
Ci sono quotidiani che l’hanno ferocemente attaccata. Altri che hanno preso le sue difese, ricordando come l’atleta abbia parlato a tutti gli effetti da cittadina italiana. Qual è e quale è sempre stata. L’intervento di Paola Egonu a Sanremo ha suscitato un vespaio di polemiche sul sempre spinoso tema del razzismo. Ma facciamo un passo indietro.
“Sapete, da bambina ero fissata coi “perché”. Perché sono alta? Perché mio nonno vive in Nigeria? Perché mi chiedono se sono italiana? Poi sono diventata più grande e i perché sono continuati. Perché mi sento diversa? Perché vivo questa cosa come una colpa? Perché ogni volta mi sono punita dando una versione sbagliata di me stessa? Con il tempo ho capito che questa mia diversità è la mia unicità. E che nella domanda ‘Perché io sono io???’ c’è già anche la risposta: perché io sono io!!!“, le parole di Egonu che l’hanno poi costretta a difendersi dalle accuse di aver etichettato l’Italia come un paese razzista. Sull’argomento è intervenuto Mauro Berruto, ex allenatore della Nazionale Italiana di volley, che ha parlato a TVPlay, il camale Twitch di Calciomercato.it.
“Le prese di posizione che vanno affrontate con serietà in alcune sue esternazioni. Oggi in maniera agghiacciante, ma siamo franchi, dico quello che penso. Leggere del senatore Calderoli che si era riferito ad un’ex ministra della Repubblica, e mi riferisco a Cecile Kyenge, definendola un orango, dire che vorrebbe chiedere a Paola Egonu perché l’Italia è un paese razzista. Mi sembra un cortocircuito intellettuale che ci dimostra che qualcosa c’è ancora da fare. Ci sono stati dei titoli di quotidiani che ricordavano che “noi” diamo la maglia azzurra a Paola Egonu e lei risponde in questa maniera accusando di esserci razzisti. In quel “noi” è contenuto tanto di che cosa significhi avere a che fare con questo tema. Vorrei che il punto di partenza della discussione fosse che Paola Egonu è italiana, nata a Cittadella in provincia di Padova, è veneta, è nata e cresciuta nella scuola. Conosce il nostro paese come unico suo paese di riferimento, il suo modello culturale è quello italiano. Bisogna iniziare a distinguere“, ha esordito.
“L’intervento della Egonu ha fatto discutere. Paola Egonu è una ragazza italiana. La seconda riflessione è che lei mi sembra sia stata costretta in rincorsa a specificare quanto è grata e felice di aver vestito la maglia azzurra come se dovesse sempre giustificare. Sogno un paese dove una ragazza, sicuramente nei primi tre talenti della pallavolo mondiale, non debba essere costretta a rimarcare. Mi piacerebbe un paese dove questo fosse normale. Questi interventi servono. Sanremo va al di là dell’aspetto musicale, è una importante piattaforma“, ha concluso il coach.
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