Massimo Cellino, presidente del Brescia, al centro delle polemiche: ecco cosa è successo dopo la sconfitta delle ‘Rondinelle’
Due punti nelle ultime sette uscite in Serie B e la classifica che, adesso, inizia a preoccupare.
In casa Brescia si vivono settimane di tensione ed i risultati del campo, in tal senso, non aiutano la squadra di Clotet. La recente pesante sconfitta casalinga contro il Frosinone ha riaperto i discorsi legati ad una crisi che pare senza fine. Ed al centro delle polemiche è tornato il presidente del Brescia Massimo Cellino. I cori da parte dei sostenitori delle ‘Rondinelle’ contro il patron, negli ultimi tempi, non sono mai mancati. Ma, adesso, la situazione pare essersi aggravata. Perchè dopo la sconfitta contro il Frosinone, la contestazione è entrata nel vivo con striscioni di disappunto fuori dallo Stadio ‘Rigamonti’. Anche con una nota di ironia, però, i tifosi hanno punto Cellino ‘giocando’ sulla nota superstizione del presidente che, è noto, non gradisce nè il numero 17 nè il colore viola. L’idea dei sostenitori del Brescia è stata quella di raffigurare una maglia viola, col nome di Cellino ed appunto il numero poco gradito al presidente.
Cellino ‘asfaltato’: l’ironia e la rabbia dei tifosi
Durante la partite la Curva è rimasta fuori, con dure contestazioni in direzione della tribuna dove solitamente siede Cellino che tuttavia non era presente allo stadio.
Intanto, sullo sfondo, rimane l’ipotesi cessione: non è escluso che in un futuro prossimo, infatti, il presidente possa trovare acquirenti e lasciare definitvamente il Brescia. Intanto la squadra di Clotet è chiamata a reagire già tra cinque giorni, contro il Como, per raddrizzare una stagione che ha fino a questo momento deluso le aspettative.