L’indicazione dell’ex dirigente lascia dettagli utili a comprendere la vicinanza effettiva dell’ex PSG alla causa rossonera, spunta l’alternativa
Il sogno che Javier Pastore possa fare ritorno al Palermo dopo tanti anni travagliati per il club rosanero, con la aggiunta speranza che possa contribuire a dare nuova qualità a centrocampo come faceva in passato, resta vivo nella mente e nel cuore di chi come Walter Sabatini – ex dirigente – ha avuto la fortuna di poterlo osservare da vicino.
In una recente intervista per ‘Mediagol’, Sabatini ha anzitutto riaperto la valvola dei ricordi, lasciando fluirne alcuni davvero unici: “Lo porto sempre nel cuore. Quando penso ad un progetto calcistico, riguardo indietro sempre al mio Palermo. Nell’era Zamparini il club disponeva di un comparto tecnico, manageriale, societario completo per eccellere, c’era un mix di giovani talenti e vecchie glorie che riusciva a dire la sua in campo“.
Quanto alle voci di mercato: “Penso che però il ritorno di Pastore sia strategicamente sconsigliabile. Nel caso in cui lui stesse bene fisicamente – e non lo è – potrebbe giocare in qualsiasi squadra da protagonista e dunque non sarebbe reciprocamente necessario che torni. Soffre però di qualche fastidio all’anca e non credo sia positivo sottoporlo ad ulteriori stress fisici“.
Calciomercato, Pastore troppo lontano: ecco l’uscita dal Venezia
Questo commento, anche se implicitamente, non lascia scampo a dubbi: non ci sono le condizioni affinché Pastore possa coronare il sogno del popolo rosanero. Ed ecco che la dirigenza può fiondarsi su una valida alternativa in uscita dal Venezia a gennaio.
Si tratta di Luca Fiordilino. Già sotto lo stendardo del Palermo nel biennio 2017-2019, per lui si tratterebbe di un gradito ritorno per fare meglio di quanto fatto in precedenza. In più, secondo quanto riportato da StadioNews’, il centrocampista non occuperebbe slot in organico perché considerato un ‘giocatore bandiera’