Dal Como al Palermo, la classifica piange: “Ennesimo scempio”

Un momento complicato per le due squadre di Serie B che non riescono a risalire la classifica: durissimo attacco nel post gara

La Serie B va avanti, con la Ternana che grazie al successo in casa del Benevento approfitta dei passi falsi di Bari e Reggina ed è adesso da sola prima in classifica. Un discorso decisamente diverso riguarda invece le squadre che stanno già lottando per allontanarsi dalla zona retrocessione.

Corini Longo
Eugenio Corini © LaPresse

Tra queste Palermo e Como, che vivono situazioni molto simili e nelle ultime ore sono finite al centro di durissimi attacchi social: i tifosi si scatenano.

Corini e Longo: i tifosi sono stufi

Corini Longo
Moreno Longo © LaPresse

8 punti in classifica, quattro collezionati nelle ultime sette uscite: per il Palermo di Corini vive un momento nero. Lo sanno i tifosi che, su Twitter, si sono scatenati attaccando sia la squadra che soprattutto l’allenatore lombardo. “Ritiro coatto, portiere da cambiare e allenatore scarso”, scrive un tifoso evidentemente deluso dopo il 3-3 contro il Pisa. Gli fa eco un altro sostenitore rosanero che non fa sconti: “Due cose serve cambiare, difesa e allenatore. Troppi mediocri”. Il caos in quel di Palermo è palpabile: Basta, mandate via Corini. Questa partita era da vincere e ci siamo fatti rimontare di due gol. Vergogna”.

Non se la passa meglio il Como che, nonostante il recente arrivo di Longo, rimane penultimo in classifica: Ennesimo scempio, si legge sotto il post ufficiale del club lombardo nel post gara. “Come sempre queste figure di m**** allontanano la gente”, ribadisce un tifoso molto arrabbiato, sul noto social. L’attacco, però, si sposta anche su alcuni giocatori: con due nomi illustri nel mirino. Ormai è chiaro a tutti che le prime due partite con Cagliari e Pisa sono state le migliori, cioè quelle senza Fabregas e Baselli. Perciò…”.

Corini Longo
Eugenio Corini © LaPresse

“Vergognatevi e basta”, conclude così un tifoso, “avete preso in giro oltre 100 anni di storia del Como”.

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