Gennaro Gattuso è stato un grande calciatore, amatissimo dai tifosi e dal pubblico. C’è qualcosa però che non quadra legato alla sua figura da professionista.
Questo perché improvvisamente da quando è diventato allenatore tutto sembra essere cambiato. Una situazione molto particolare che non si riesce a spiegare.
È davvero inspiegabile come un uomo di tale carisma e di tale importanza umana non riesca a imporsi da allenatore. Tutti lo ricordiamo per quanto fatto da calciatore, centrocampista di rottura molto aggressivo ma sempre corretto e amatissimo dai suoi compagni. Perché uno come Gennaro lo vuoi sempre e comunque in mezzo al campo grazie al suo talento, al suo vigore e alla sua voglia.
Gattuso è stato un grande calciatore anche se madre natura non lo aveva dotato di grandissima tecnica. Nato a Corigliano Calabro il 9 gennaio del 1978 cresce nelle giovanili del Perugia con il quale debutta anche in prima squadra tra i professionisti. Arriva poi la chiamata dei Glasgow Rangers che offrono una cifra molto importante per lui. Dopo un anno torna in Italia per vestire la maglia della Salernitana salita clamorosamente per lap rima volta nella sua storia in Serie A.
Tempo un anno e lo acquista il Milan con cui giocherà per 12 stagioni ad altissimi livelli collezionando 468 presenze e segnando anche 11 gol. Andrà a chiudere la carriera al Sion ma i colori rossoneri rimarranno per sempre sulla sua pelle. Andiamo a vedere cosa ha fatto da allenatore.
Tutti conoscono Gennaro Gattuso per la grande persona che è eppure ancora non ha avuto grande fortuna da allenatore. Il suo esordio arriva al Sion ma non riesce ad affermarsi con avventure brevi e sfortunate a Palermo e con l’OFI Creta. Nel 2015 passa al Pisa, squadra che oggi milita in Serie B, e dopo aver centrato la promozione in Serie B subisce anche una retrocessione con una squadra che subisce pochissimi gol ma arriva tra le ultime.
Scottato da quell’esperienza torna al Milan per guidare la primavera e non decolla nemmeno quando per due anni gli danno la panchina della prima squadra. Al Napoli tra 2019 e 2021 vive forse il miglior periodo da allenatore ma dal 2022 al Valencia ha portato i tifosi galiziani a una forte protesta perché non lo volevano. Finora non ha sviluppato una sua vera e propria idea di gioco e il suo percorso è stato particolare e in salita. Oggi speriamo di vederlo togliersi delle soddisfazioni perché se le merita davvero.
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