Fabio Grosso non è solo l’allenatore del Frosinone, Fabio infatti rimane quello che ci ha regalato il Mondiale del 2006 e per questo l’amore per lui non conosce colori.
Personaggio di grande spessore morale oggi è un buon allenatore che spera di meritarsi la Serie A sfiorata solo con il Brescia. Andiamo a raccontare una sua grande delusione dal passato.
Dal 2009 al 2011 Fabio ha giocato nella Juventus per chiudere poi di fatto la sua carriera. I primi due anni hanno coinciso come le stagioni più difficili da accettare della storia, probabilmente, dei bianconeri. I due settimi posti sono però stati seguiti dall’arrivo di Antonio Conte e dalla vittoria che apriva a nove Scudetti di fila.
Nella stagione del titolo Fabio ha giocato solo 2 volte in Serie A, finendo praticamente ai margini della rosa ma rimanendo comunque un giocatore tesserato dei bianconeri. Eppure al momento della premiazione per il titolo lui non c’era e siamo sicuri che questo sia dispiaciuto al ragazzo che avrebbe meritato di essere festeggiato dai tifosi per gioire di uno Scudetto che si porta nel palmares anche lui. Eppure un anno dopo è tornato a lavorare a Torino ricucendo eventuali strappi con la società. Dal 2013 al 2014 è stato vice della Primavera per poi diventarne allenatore dal 2014 al 2017.
Il Frosinone di Fabio Grosso era dato come uno dei papabili club per la promozione verso la Serie A. La squadra però è partita alternando buoni risultati a pessimi. In otto partite non ha mai pareggiato vincendo cinque volte e perdendone tre. Si trova in quinta posizione in classifica con 15 punti anche se questa è molto corta e si trova a tre dalla coppia capolista Bari e Reggina.
L’attacco ha segnato fino a questo momento 11 reti con nessuno che è emerso per ora, basti pensare che gli unici ad aver segnato più di un gol sono Caso, Moro e Mulattieri tutti e tre a due marcature. La difesa invece ne ha incassati 5 di gol risultando la seconda migliore insieme a quella del Genoa e solo dietro alla Reggina capolista che di gol ne ha incassati appena tre.
Fabio è un allenatore equilibrato che ama giocare un gioco molto lineare senza inutili preziosismi. Uno di quelli che sposa la filosofia lanciata da Max Allegri che specifica in fondo che è tutto molto semplice. Uomo di personalità Grosso è uno di quelli che sicuramente vedremo nei prossimi anni in pianta stabile in A.
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