L’attaccante non si aspettava di non rientrare nei piani del club: dall’accordo saltato al silenzio, ecco le verità del bomber
Già etichettato da alcuni come l’Ibrahimovic della cadetteria per via della stessa età anagarafica, di un ottimo livello di carisma messo in campo, e tutto sommato anche a causa di caratteristiche fisiche simili, German Denis è ormai un super veterano del calcio italiano.
Già entrato nella storia della Reggina come miglior marcatore straniero del club – e capace di diventare il più anziano in assoluto a segnare una rete nel campionato cadetto – l’argentino ha visto il suo contratto, in scadenza lo scorso 30 giugno, non rinnovato dalla società amaranto. Dopo un periodo di silenzio durato pressochè un mese, l’ex Atalanta ha alfine parlato ai microfoni de La Gazzetta del Sud. Ecco le sue amare considerazioni.
Denis si sfoga: “Deluso dal club”
“A fine maggio avevo trovato l’accordo con Massimo Taibi – il Ds della Reggina– per il prolungamento del contratto, con tanto di ok da parte di mister Stellone. E sembrava tutto fatto. Evidentemente però, la nuova proprietà aveva altre idee”, ha esordito il Tanque. “Certo, e non lo nascondo, sono un po’ deluso, mi sarei aspettato un trattamento diverso specie per quello che ho fatto nel recente passato. Nessuno mi ha cercato, sono stato io a contattare Gabriele Martino e mi è stato detto che non rientravo nei piani della società. E nemmeno in quelli di Inzaghi. Decisione che rispetto ma ovviamente non condivido. Potevo essere ancora utile e dare una mano per la crescita dei giovani, sarei stato uomo spogliatoio, ma i matrimoni si fanno in due”.
“Un ruolo come uomo immagine penso che lo avrei accettato“, ha proseguito l’attaccante, “ma non ho ricevuto nessuna telefonata e se ci fosse stata questa volontà sarei stato disposto anche a smettere per intraprendere un percorso diverso accettando volentieri, questo perchè mi sono affezionato a questa piazza. Mi sento ancora un calciatore, sono integro fisicamente e spero di potermi divertire ancora un anno. Si è fatta viva qualche società di serie C, ma del mio futuro se ne occupa il mio procuratore“, ha concluso.