Matteo Brunori si avvicina a grandi passi verso il ritorno al Palermo: giornata decisiva, c’è il summit con la Juve
Il passo per riabbracciarsi è davvero breve. Matteo Brunori e il Palermo stanno per ridirsi di sì, con l’avallo di un testimone irrinunciabile in quanto proprietario del cartellino: la Juventus. Alle spalle dell’italo brasiliano una stagione da incorniciare in Sicilia, con la promozione in Serie B, il titolo di capocannoniere grazie alle 25 reti segnate, il matrimonio con Dalila al Castello di Naro tra la fine della regular season e la finale che ha sancito il ritorno tra i cadetti.
Una storia da film, tra aerei privati nei cieli albeggianti: con il lieto fine della città in tripudio per il trionfo e un altro volo pronto a decollare per un viaggio di nozze meritatissimo.
Brunori al Palermo: oggi l’incontro decisivo
Oggi è atteso l’incontro deciso tra le parti, che poi sono Federico Cherubini per la Juventus e Renzo Castagnini per il Palermo. E’ stato un tempo di lunghe schermaglie, di asso avanti e indietro, di carte date e rimescolate. In mezzo anche tanti astanti attenti a capire ogni minima, impercettibile mossa che potesse aprire la strada ad un dialogo con la Juve per infilarsi e provare a fare lo “scippo”. Termine forte, ok: ma in qualche modo, senza ancora esserlo del tutto, Brunori è diventato già figlio di Palermo. E l’incontro di oggi dovrebbe sancirlo, salvo sorprese clamorose che sinceramente lascerebbero tutti a bocca aperta dopo il corso preso dagli eventi nelle ultime 24 ore. Decisiva, come spesso avviene in certi casi, la volontà del giocatore: che ha scelto Palermo. Preziosa, paziente, l’opera di tessitura, di attesa quando serviva battere una linea e di spinta quando invece occorreva direzionale con più decisone le cose, da parte della Best Foot, l’agenzia che cura gli interessi sportivi di Brunori.
Già questa mattina potrebbe arrivare il sì con il trasferimento dell’attaccante a titolo definitivo al club rosanero. Dentro questa attesa c’è stato anche il riassetto societario del Palermo che ha giocato un suo ruolo. Ora manca l’ultimo sì, quello sancisca una ufficialità che le altre pretendenti hanno già percepito in modo chiaro. Sarebbe stata Serie A di fronte ad un progetto che avesse deciso di investire seriamente su Brunori: non ritagli, pianificazione ragionata.
In B, forse dall’inizio, chissà, senza dirselo esplicitamente avrebbe potuto essere soltanto Palermo. Una direzione scritta che ora ha bisogno di trovare il nero su bianco degli accordi a titolo definitivo e del contratto al giocatore.
Giorgio Alesse