Massimo Cellino parla delle possibilità economiche del Brescia: il patron delle rondinelle in tribunale per il processo sul sequestro da 59 milioni di euro per presunti reati fiscali
Massimo Cellino fa chiarezza sulla solidità economica del Brescia e assicura che le strategie di mercato sono slegate dalle sue vicende giudiziarie e fiscali: le parole del patron delle Rondinelle.
“Sono una persona onesta e lo dimostrerò” ha assicurato ai microfoni di Bresciaingol Massimo Cellino durante una pausa dell’udienza in tribunale. L’imprenditore originario di Cagliari ha assicurato che non si sta allestendo un Brescia “al risparmio” per via di queste vicende giudiziarie che lo riguardano.
“Lo avrei fatto comunque” ha assicurato il patron della Leonessa, spiegando che “questa è la squadra che mi posso permettere” perché “nel prossimo torneo di Serie B ci sono almeno dieci presidenti che possono spendere di più rispetto a eme”. Ad ogni modo Cellino ha provato a rassicurare i tifosi del Brescia: “Resto una persona ricca, non devo soldi a nessuno e così il club, i conti sono a posto”.
Brescia, Cellino svela la situazione del club
Entrando nello specifico delle operazioni di calciomercato, Massimo Cellino ha assicurato che non c’è necessità di lasciar partire Cistana: “Ci dimostri quanto è forte e ci porti in Serie A”. A proposito, la massima categoria non è l’obbiettivo del Brescia: “Dobbiamo salvarci prima di tutto. Due anni fa avevamo allestito uno squadrone e abbiamo rischiato di retrocedere”.
Ancora mercato: Cellino è sulle tracce di un terzino destro di grande spessore che andrebbe a completare il mosaico della squadra allenata da Pep Clotet che proprio due anni fa salvò il Brescia dalla terza serie: “Perché non rimase? Aveva paura di deludermi” ha confessato Cellino.