Dopo le indiscrezioni degli ultimi giorni, il tecnico lusitano sembra aver deciso: il baby non va in prestito, ma potrebbe essere scambiato
Incassato il sì di Nemanja Matic – il giocatore è atterrato nella mattinata di lunedì a Roma per la firma e le visite mediche di rito – la Roma vuole puntellare il centrocampo con un altro pezzo da novanta. La particolarità del nuovo obiettivo di José Mourinho è che il prescelto sarebbe un cavallo di ritorno, avendo già fatto tutta la trafila delle Giovanili con la maglia giallorossa.
Pur di arrivare al centrocampista, che ultimamente ha anche esordito in Nazionale, il tecnico lusitano sarebbe disposto a scarificare anche uno dei suoi gioielli. Uno per il quale si sono mosse già con insistenza Salernitana e Lecce – ma anche il Genoa ci sta pensando – che hanno chiesto informazioni per un prestito. Secondo le informazioni raccolte da Seriebnews.com, però, il giovanissimo non verrà parcheggiato in altra sede, almeno per ora. Le strade sembrano solo due: o resta, o viene utilizzato come pedina di scambio a titolo definitivo per il giocatore del Sassuolo finito nel mirino dei giallorossi.
Afena Gyan, possibile pedina nell’affare Frattesi
Il futuro di Felix Afena Gyan è ancora tutto da decidere. Il dubbio – che aleggia nella mente del calciatore ma anche in quello della società – sull’opportunità di restare in giallorosso mettendo però nelle gambe meno minuti, oppure andar via e giocare con continuità resta vivo. L’idea della Roma, come detto, è di escludere l’idea prestito. Il ghanese però è corteggiatissimo,e potrebbe anche far gola al Dg del Sassuolo Giovanni Carnevali. Che sta tentando di resistere agli assalti per Davide Frattesi, il cavallo di ritorno che Mourinho ha chiesto a gran voce.
L’idea di riportare a casa il gioiello cresciuto a Trigoria resta di non facile realizzazione. Sul ragazzo c’è da tempo l’interesse di Inter e Milan – con la Juve vigile sullo sfondo -: società che possono mettere anche’esse sul piatto dei giovani interessanti per abbassare il cash chiesto dagli emiliani. Andrea Pinamonti e Lorenzo Colombo, ad esempio, sono armi che le due dirigenze pensano di potersi giocare alla resa dei conti. Quando il mercato si farà bollente.