Coronato il sogno di allenare in Serie A, il tecnico non dimentica chi gli ha dato la possibilità di salire: facendo anche una precisazione
Il repentino – e per i tempi e, in parte, per il modo – addio di Fabio Pecchia alla Cremonese ha scatenato un vero e proprio valzer di panchine in Serie B. Il tecnico nativo di Formia non ha perso tempo, accasandosi al Parma. A quel punto il club lombardo, fresco di promozione in A, ha dovuto cercare un’alternativa. Subito trovata in un profilo per cui la massima serie rappresenta il coronamento di una carriera.
A farne ‘le spese’, nel senso che poi ha dovuto a sua volta cercare un nuovo tecnico, è stato il Perugia, che ha raggiunto l’accordo con Fabrizio Castori. Il club umbro è stato dunque il trampolino di lancio per Massimiliano Alvini, che ha colto al volo l’occasione prospettatagli dalla Cremonese per tentare l’affascinante avventura nel massimo campionato. Intervenuto nella conferenza stampa di presentazione, l’ormai ex allenatore del Grifone ha speso parole al miele per la sua vecchia società.
Alvini si presenta in conferenza stampa
“Sono grato alla Cremonese di avermi portato qua, ma sono anche grato al Perugia per avermi dato questa possibilità. Io porterò dentro di me mille sfaccettature di quella che è stata la bellissima esperienza dell’anno scorso. Dal mio punto di vista serve fare una distinzione tra l’uomo Massimiliano, che sicuramente ha preso una decisione che a livello sentimentale è difficile, e il professionista Alvini, che non poteva non cogliere l’opportunità che la Cremonese gli ha dato”, ha esordito.
“Non c’è nessun tradimento, solo un’opportunità di allenare in Serie A. Per chi ha fatto un percorso come me, che si nutre di calcio, avere questa possibilità è l’aspirazione più grande“, ha concluso un emozionato Alvini.