Il patron dei pugliesi ha parlato del futuro della società alla luce delle decisioni del Tribunale Federale Nazionale sulle multiproprietà
Dicharatisi sempre fiduciosi sul corso della giustizia – e convinti delle loro ragioni da far valere in un ulteriore ricorso che verrà presentato, Aurelio e Luigi de Laurentiis – presidenti rispettivamente di Napoli e Bari – non intendono mollare la presa sul caso delle multitproprietà familari nel calcio professionistico.
Comìè noto, il 4 maggio la FIGC ha dato evidenza del rigetto del ricorso presentato dai presidenti (padre e figlio) avente ad oggetto l’impugnazione della delibera pubblicata sul C.U. n.88/A del 1° ottobre 2021 relativamente alla modifica dell’art. 16 bis NOIF. Il Bari, il club che verosimilmente entro il 30 giugno del 2024 dovrà cambiare proprietario, ha fatto sapere che non interromperà l’iter processuale e che quindi seguiranno altri ricorsi. Sta di fatto che per ora, per le norme vigenti, la società pugliese dovrà cambiare padrone entro la deadline stabilita dagli organi federali.
De Laurentiis e il futuro del Bari
“Dove vedo il Bari tra cinque anni? Non saprei rispondere, sono in attesa di un ricorso. Fra cinque anni potrebbe essere nelle mani di un bellissimo fondo. Mi auguro di riportare il Bari verso la massima serie e cedere la società ad un fondo importante o qualcuno di illuminato, che porti la piazza sempre più su“. Parole e musica di Luigi de Laurentiis, il numero uno dei ‘Galletti’, intervenuto ai microfoni di Helbiz sul futuro del club biancorosso.
Queste parole, sulla falsariga di quanto già dichiarato poche ore prima a ‘L’edicola del Sud‘, lasciano comunque intendere che verrà profuso il massimo impegno nella costruzione di un club vincente ed ambizioso. Del resto, se non dovessero cambiare le norme o se i prossimi ricorsi venissero ancora rigettati, il figlio di Aurelio potrebbe incassare una bella somma dalla cessione della sua ‘creatura’.