Archiviata in anticipo la stagione in corso, il presidente vuole mettere le cose in chiaro in vista del prossimo anno: il tecnico rischia
Spesso attivo sui social con invettive contro la classe arbitrale nonchè contro il sistema calcio in generale, il vulcanico presidente ha metabolizzato a fatica l’epilogo della stagione della sua squadra nel campionato cadetto. L’obiettivo Playoff è svanito 10 giorni fa, preceduto dal turbolento pareggio casalingo col Frosinone che ha scatenato la furia del patron.
In vista della prossima stagione, il numero uno della Ternana vuole vederci chiaro. Fin da subito. Non nuovo a campanelli d’allarme lanciati indistintamente contro il tecnico Cristiano Lucarelli e contro il ds Luca Leone, Stefano Bandecchi ha organizzato un incontro nella sede dell’Unicusano di Roma. Ordine del giorno: programmare il futuro. Con un obiettivo ben preciso, al quale si dovranno adeguare tutti gli attori interessati. Il presidente vuole salire in Serie A il prossimo anno. Senza ‘se’ e senza ‘ma’.
Bandecchi tiene a rapporto Lucarelli e Leone: obiettivo promozione
Come puntualmente riportato dal quotidiano ‘La Nazione’ nella sua edizione umbra, Bandecchi ha le idee molto chiare per il futuro del suo club. L’accordo col tecnico Lucarelli scade nel 2025, ma l’ex bomber del Livorno non è affatto sicuro del suo posto sulla panchina delle ‘Fere’. L’ambizione del patron è nota, ma per raggiungere l’obiettivo serve unità d’intenti e programmazione chiara. Uno dei temi oggetto di confronto tra le parti sarà quello del rendimento offensivo e difensivo della rosa a disposizone del club umbro.
L’allarme sulla fragilità difensiva è confermato dai numeri: la Ternana ha subìto 57 gol. Il dato è di poco inferiore a quelli dell’Alessandria (58) e del Vicenza e Cosenza (entrambe a 59): tutte squadre in piena bagarre salvezza. Confortante il numero delle reti segnate – curiosamente pari a quelle incassate – che pongono la Ternana allineata al numero di segnature delle squadre in lotta per la A (il Pisa ha segnato addirittura 11 gol in meno dei rossoverdi). Trovare una sintesi, un equilibrio, tra la fase offensiva e quella difensiva sarà il primo obbligatorio tassello da porre per spiccare il volo verso il calcio che conta.