Un attaccante di proprietà dell’Udinese e in prestito in Turchia potrebbe proporsi per un ritorno in Serie A: la risposta del Monza
Con la definizione delle squadre in procinto di salire in Serie A – manca solo una giornata alla fine della regular season – le società iniziano a muoversi sul mercato in vista della prossima stagione. In cadetteria Lecce e Monza sono ad esempio padrone del proprio destino: con una vittoria nell’ultima gara la promozione sarebbe infatti aritmetica.
Come accade sempre più spesso però, talvolta sono gli stessi giocatori che, fiutata la possibilitàdi tornare nella massima serie con un determinato club, iniziano a muoversi offrendosi alla squadra individuata come approdo gradito. Anticipando i tempi rispetto alla tradizionale caccia sul mercato operata da amministratori delegati e direttori sportivi, i calciatori, per mezzo dei loro agenti, sondano il terreno per capire se ci sia margine di trattativa. È il caso di un attaccante di proprietà dell’Udinese dirottato in prestito nello scorso settembre: l’ex Roma vuole tornare, e potrebbe offrirsi proprio a Monza e Lecce.
Okaka vuole la Serie A: Galliani ha altre idee
Protagonista di una buona stagione dal punto di vista realizzativo – sono 10 le marcature in campionato in 29 presenze – Stefano Okaka sta ben figurando nel campionato turco con la maglia dell’Istanbul Basaksehir. L’accordo di prestito scadrà il prossimo 30 giugno, con l’ex prodotto delle giovanili della Roma che ha invece il contratto con la società friulana in scadenza nel 2023. Secondo le ultime indiscrezioni l’attaccante si sentirebbe pronto ad un ritorno in Italia. Le risposte ai suoi desideri appaiono però almeno parzialmente contraddittorie.
Adriano Galliani, ad del Monza, non si sarebbe mostrato affatto entusiasta all’idea di intavolare una trattativa per il bomber, che ha una valutazione di mercato non inferiore ai 3 milioni. L’altro club al quale Okaka potrebbe offrirsi è il Lecce di Sticchi Damiani. In questo caso bisognerà capire le intenzioni del club pugliese: se programmare una tranquilla permanenza in A con dei giovani di grande prospettiva -alcuni dei quali già in rosa – oppure affidarsi all”usato sicuro’ che potrebbe essere incarnato proprio dal giocatore di proprietà dell’Udiense.