Un personaggio ancora molto legato all’ambiente del Pisa ha parlato del futuro di Lorenzo Lucca: arriva un consiglio
Una delle liete sorprese del campionato cadetto 2021/22 è certamente il Pisa dei miracoli di Luca D’Angelo. La compagine toscana, spesso e volentieri capoclassifica durante l’anno, è ancora in corsa per la promozione diretta in Serie A, pur accusando un distacco di tre punti dalla Cremonese seconda a 180′ dalla fine dei giochi.
“Il Pisa può ancora salire in A evitando la lotteria degli spareggi promozione“, ha dichiarato Giampier Ventura, storico ex allenatore dei nerazzurri, ai microfoni de ‘La Nazione’. “Lo dice la matematica. I nerazzurri sono a tre punti dal secondo posto e ci sono ancora due partite da giocare. In un campionato come questo, tutto può ancora succedere. Devono crederci e quella con il Cosenza diventa la partita più importante: va vinta e poi vediamo cosa hanno fatto le altre“.
Ventura dà un consiglio a Lorenzo Lucca
Stringendo il discorso sui giocatori protagonisti dell’ottima stagione dei toscani in cadetteria, l’ex tecnico della Nazionale Italiana ha parlato anche di Lorenzo Lucca. Il chiacchieratissimo bomber – in astinenza da gol da novembre a metà aprile dopo un avvio eclatante in termini realizzativi – dovrebbe restare a Pisa. Parola di Giampiero Ventura.
“Lucca ha un grandissimo potenziale e ha tutte le qualità per emergere. Ma io sapevo che questa, per lui, sarebbe stata la stagione più difficile. Lo dissi in tempi non sospetti. Quando i suoi colleghi mi chiesero che cosa pensassi del fatto che il ct Mancini fosse andato a seguirlo direttamente in una partita, risposti che quella per il ragazzo era la peggior notizia. Perché a 20 anni, per quanto uno possa essere intelligente, non si può avere la testa di uno di trenta. Però Lucca ha due grandi fortune. È forte davvero ed è nel posto giusto per crescere e diventare un giocatore importante, non solo per il Pisa, ma per il calcio nazionale“, ha proseguito l’allenatore toscano.
“Anzi, se posso io un consiglio lo darei proprio a Lucca. Fossi in lui resterei ancora al Pisa: è in club che crede in lui e che sa come far crescere i talenti. Feci lo stesso, tanti anni fa con Cerci: lui non mi ascoltò e andò all’Atalanta, giocando pochissimo. La sua fu una scelta comprensibile perché allora a Pisa c’erano seri problemi societari. Adesso, però, è tutta un’altra musica“, ha concluso Ventura.