Dopo l’ennesima sconfitta che è costata la retrocessione, il presidente non le ha mandate a dire contro il suo allenatore
Dopo tre stagioni in Serie B, il Pordenone è matematicamente retrocesso in C. Con qualche giornata d’anticipo, la sconfitta interna per 1-4 contro il Benevento è stata la mazzata finale che ha condannato i Ramarri.
Al termine della partita il presidente Lovisa è sbottato e ha di fatto già scaricato il tecnico Tedino. Sono tre gli allenatori che si sono seduti sulla panchina del Pordenone e secondo il numero uno dei neroverdi tutte le scelte son state sbagliate. Da Paci a Rastelli sino a Tedino, Lovisa non salva nessuno, ma si assume la responsabilità della decisione solo sull’ultimo e attuale allenatore, che difficilmente sarà riconfermato la prossima stagione.
In carica da metà ottobre, Tedino ha accumulato una media punta bassissima (0,54 a partita) e non è riuscito nell’impresa di rialzare la squadra dopo l’inizio shock. Ora ad aspettare il Pordenone ci sarà la Serie C.
Lovisa scarica Tedino e critica la prestazione con il Benevento
Il focus si è poi spostato sul match giocato a Pasquetta. Il Pordenone ha perito sotto i colpi di Moncini e Farias, diventando vittima sacrificale di un Benevento che corre spedito per tentare di agganciare il duo di testa Cremonese-Lecce staccate rispettivamente di tre e due punti.
“L’approccio è stato molle, eravamo in bambola”, dice Lovisa, che poi prosegue “Non si può perdere una partita in questo modo”. Critiche forti non solo agli allenatori ed a se stesso per la scelta di Tedino, ma anche alla squadra per le prestazioni offerte.
Ciò che è certo è che il presidente dovrà iniziare già a programmare la prossima stagione in Serie C. Lovisa pare aver già deciso: il sodalizio con Tedino terminerà a fine stagione.