Archiviata la soddisfazione per la promozione in Serie B del Bari, Luigi de Laurentiis guarda già al futuro: arriva un annuncio che fa sognare
Un campionato letteralmente dominato. Una promozione arrivata con tre giornate d’anticipo in virtù dei 10 punti di vantaggio sulla più diretta inseguitrice, il Catanzaro. Sono giorni di festa a Bari, una piazza per anni abituata alla Serie A e poi ripartita dall’oblio della Serie D a causa del fallimento del 2018.
Intervenuto ai microfoni del ‘Corriere dello Sport’, il presidente dei pugliesi, Luigi de Laurentiis, ha parlato con orgoglio del traguardo raggiunto. E dei prossimi, ambiziosi, obiettivi della società. “Sono ancora frastornato. Ho ricevuto centinaia e centinaia di messaggi che mi hanno reso veramente felice. Quando sono tanti ti rendi conto dell’affetto che c’è intorno. Sono provato fisicamente perchè i festeggiamenti con i tifosi allo stadio sono finiti alle quattro del mattino. Spavaldo non direi, ma certamente un po’ più sicuro perchè questi quattro anni completi da presidente sono stati un corso acceleratissimo da management sportivo. Solamente attraverso gli errori si è imparato a risolvere i problemi a capire quale fosse l’asset giusto da mettere a terra per poter uscire da questa categoria difficile. E’ la vittoria di uno stile. Nella mia mentalità c’è sempre stata l’idea di costruire un gruppo, lo stare insieme, diventare famiglia, rendere tutti collaboratori responsabili dell’intero percorso della squadra. Tutti insieme, tutti uniti”, ha esordito il patron.
“Mio papà è stato il provocatore, io mi sono lanciato nell’impresa perchè ho pensato che potesse essere davvero una grande esperienza impreditoriale in più da aggiungere alla mia vita. E debbo dire che dopo quattro anni il bilancio è stra positivo perchè mi sono dovuto comunque cimentare con tante cose che non conoscevo. Tanti incontri belli, alcuni brutti, molti fantastici. Un po’ di tutto. Quattro anni che sono stati l’equivalente di tre vite. La squadra di calcio è come una scuderia di Formula 1. La vittoria è costituita da un insieme di persone che con ogni singolo intervento hanno contribuito a far sì che l’Antenucci di turno, alla sua veneranda età, restasse in forma tutto l’anno. E tutto un insieme fra ingegneri, direttori sportivi e piloti che permette di ottenere risultati strabilianti. La stessa cosa nel calcio. Eroi tanti, il direttore sportivo, l’allenatore, lo staff, la squadra. E’ tutto un insieme. Altrimenti non funziona“, ha proseguito.
Infine, i propositi di successo per gli anni a venire: “È un grandissimo trionfo del pubblico. Quando leggo la classifica degli spettatori in A e all’ottavo posto trovo il Bari che in C contro la Fidelis Andria ha fatto registrare 24.332 presenze è un orgoglio vero. Mi auguro che continui a far sentire quanto val questa piazza. Sono entrato allo stadio e invocavano già la Serie A. Inatnto godiamoci la Serie B e giochiamo le prossime tre partite con orgoglio e responsabilità. Poi avremo la Serie B che è un campionato bello, difficile e importante. Al momento penso solo al prossimo futuro. Un film bellissimo l’abbiamo appena sfornato. E’ stata un’emozione da Oscar vincere a Latina. Un ricordo che mi resterà indelebile, l’emozione di abbracciarmi con il sindaco Decaro. Ma si possono fare film sempre più belli“.
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