Il deludente pareggio del Brescia contro il Pordenone potrebbe costare molto caro ad Inzaghi. La sua posizione è in bilico
Il Brescia sta vivendo un momento molto buio. Una sconfitta e tre pareggi consecutivi nelle ultime quattro giornate hanno progressivamente allontanato la squadra di Inzaghi dalle posizioni nobili della classifica, con le prime che continuano a viaggiare spediti verso la Serie A.
La panchina del tecnico ex Milan ora trema, dati anche i rapporti non idilliaci con Cellino. Soprattutto l’ultimo pareggio in casa del Pordenone, ultimo in classifica con soli 14 punti, ha creato molti malumori nell’ambiente e il presidente del Brescia potrebbe anche optare per una decisione drastica.
Le Rondinelle si trovano ora al quinto posto in classifica, staccati di cinque punti dalla capolista Cremonese. Cellino non vorrebbe mancare nuovamente l’appuntamento con la Serie A e per questo motivo starebbe pensando ad una rivoluzione che partirebbe proprio dal cambio di guida tecnica.
Esonero Inzaghi, un ritorno al passato
Inzaghi, come ormai noto, già qualche settimana addietro era stato virtualmente licenziato da Cellino. Il presidente, poi, era tornato sui suoi passi sia per il rifiuto del suo successore Diego Lopez che per la famosa clausola anti-esonero data la posizione di classifica.
Ora, però, dopo questa serie di risultati negativi, a Brescia potrebbero smuoversi nuovamente le acque. Dopo la sosta ci sarà la partita contro il Vicenza di Brocchi, altra squadra decisamente alla portata, ma che è alla disperata ricerca di punti in chiave salvezza.
Un’altra debacle porterebbe a cinque le partite consecutive senza vittoria, innescando una reazione da parte di Cellino che potrebbe decidere di cacciare Inzaghi. La sosta può venirgli in soccorso per riorganizzare e motivare i suoi giocatori, ma la posizione in bilico del tecnico non fa altro che aumentare la pressione in vista di Brescia-Vicenza.