Risultati che non entusiasmano e il rischio di un crollo, in Serie B è tempo di riflessioni per due panchine
La diciottesima giornata di Serie B ha dato nuove importanti sentenze, che potrebbero cambiare gli equilibri del campionato da qui a maggio. Mentre squadre come Monza e Benevento hanno ingranato la marcia giusta e hanno messo in fila una lunga serie di vittorie per puntare ai primissimi posti, mentre il Pisa corre veloce in vetta staccando sul Brescia che di tanto in tanto inciampa, mentre il Parma ritrova finalmente il sapore della vittoria, squadre come Ascoli e Spal sono in evidente affanno.
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I bianconeri sono reduci da un pareggio e due sconfitte amare, rispettivamente contro Parma (0-0), Cittadella (2-0 in favore dei veneti) e Cremonese (1-4). Risultati, quello conseguiti dal club marchigiano, che impongono alla società di fare delle riflessioni sul futuro. L’andamento altalenante della squadra ascolana preoccupa. Allo stato attuale, la panchina di Andrea Sottil non è in discussione, ma è chiaro che se la vittoria dovesse mancare ancora per molto la società sarà chiamata ad intervenire ed eventualmente a trovare una nuova soluzione. Situazione paragonabile è quella della Spal. Anche i ferraresi hanno incassato 6 reti nelle ultime due sconfitte di fila (0-2 col Brescia e 4-0 col Frosinone) e il quindicesimo posto in classifica non rasserena la piazza e la società.
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Serie B, c’è la data per il futuro di Sottil e Clotet
Anche per Clotet, come per Sottil, è tempo di valutazioni. Valutazioni che arriveranno nelle prossime gare dei rispettivi club. La deadline per le due panchine potrebbe essere la sosta di gennaio. L’Ascoli incontrerà Ternana e Cosenza rispettivamente il 26 e il 29 dicembre, prima del Perugia il 15 gennaio. La Spal, invece, affronterà nelle stesse date Benevento, Pisa e Pordenone.
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La gara di chiusura dell’anno potrebbe pertanto avere un peso determinante per valutare il futuro di Sottil e Clotet: nel caso in cui non dovessero arrivare i risultati sperati, prima della ripresa del campionato le società – che avrebbero un vantaggio di quindici giorni per ragionare e ricostruire – potrebbero procedere al cambio in panchina.
