L’attaccante del Monza Dany Mota apre all’arrivo di un nuovo attaccante e poi parla di Balotelli e Cristiano Ronaldo
E’ un Dany Mota tornato in grande stile in campo per il Monza, subito decisivo con una doppietta nel derby con il Como che ha permesso ai suoi di vincere. Il portoghese, intervistato da Gazzetta dello Sport, ha svelato le sue intenzioni future.
LEGGI ANCHE >>> L’agente conferma tutto | Addio anticipato al Cagliari: occasione per la B
“Voglio prima la Serie A con il Monza, poi i mondiali in Qatar con la Nazionale Portoghese”. Ritornando al presente, ha dichiarato: “Rientrare così nel derby però ha dimostrato che ora sto bene”. E sul mercato, con la sua valutazione salita a 15-20 milioni in estate: “o non penso a quelle cose, sono questioni della società. E’ normale che se ne parli, quando fai bene è così, poi magari non segno più e non valgo nulla”. Ancora sul tema mercato ha aperto all’arrivo di un nuovo attaccante: “Sarebbe un aiuto per la squadra. La concorrenza fa bene, è un problema se non c’è” – e poi ancora – “Mi piacciono Tutino e Coda, ma come partner vanno bene quelli che ci sono qui, nel Monza abbiamo i migliori”.
LEGGI ANCHE >>> Buffon, attacco senza precedenti: “Fermate il delirio di onnipotenza”
Mota: “CR7 ha trasmesso mentalità vincente”
Dany Mota ha parlato però anche di Balotelli, Boateng e Cristiano Ronaldo, suoi ex compagni tra Monza e Juventus. “Io oscurato da Balotelli e Boateng? Non sono una stella. Era il mio primo vero anno in B dopo l’Entella, mi sentivo un po’ chiuso, eravamo in tanti. Ma la colpa è mia, dovevo segnare di più”. Sulla Nazionale maggiore ha rivelato: “Sono in ballo, dopo gli Europei mi hanno detto che il percorso è quello. Però la concorrenza è tosta: Diogo Mota, Andrè Silva, João Felix… E Leao!”.
Per restare sempre aggiornati e dire la vostra su tutte le news di calciomercato e dai campi della della Serie B, seguiteci sui nostri profili FACEBOOK, TWITTER e INSTAGRAM
Chi può aiutarlo è CR7, che ha già dispensato utili consigli per lui ai tempi della Juventus: “Con me è stato perfetto in quei sei mesi alla Juve. Quando sono arrivato mi conosceva già e mi ha sorpreso. Trasmette mentalità vincente, dice di coltivare il talento, di lavorare tanto e di volere sempre di più. Infatti nelle partitelle, quando giocavo con lui, ho sempre vinto. E quando ero contro, ho sempre perso. Mendes? Me lo ha consigliato lui, e mi ha fatto piacere”.
