Le parole di Zeman sulle sue denunce a fine anni Novanta. Oggi il mister allena il Foggia ed è in corsa per la promozione in Serie B
I campionati di Serie A e Serie B sono fermi per la sosta. Le nazionali non hanno fermato invece il campionato di Serie C, in campo anche nel prossimo weekend. Tra i match clou spicca Catania-Foggia, in programma domenica 14 novembre. Gli ospiti, allenati da Zeman, sono in piena corsa per la promozione. Il Catania, stabile a metà classifica, ha inanellato una striscia di cinque risultati utili consecutivi.
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Il tecnico boemo, intervista dalla ‘Gazzetta dello Sport’, è ritornato su alcuni aspetti extra campo che lo hanno visto protagonista alla fine degli anni Novanta: “Non mi sono pentito di quello che ho sostenuto. Nel tempo – dice il tecnico – ho avuto ragione. Oggi mi rende orgoglioso il riconoscimento della gente.”L’allenatore del Foggia ha ribadito che il suo obiettivo è stato quello di difendere i valori dello sport e in particolare del calcio: “Vincere mettendo a rischio la salute degli atleti è un crimine – attacca il boemo – è stato dimostrato che c’era del marcio.”
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Zeman attacca il Sistema sul doping: “Molti erano a conoscenza”
Zdenek Zeman nel 1998 affermò che il calcio doveva uscire fuori dalle farmacie. Un attacco che secondo il mister è servito a mostrare una deriva del calcio: “Si speculava, si costruivano vittorie o affossavano carriere – attacca Zeman – tanti ne erano a conoscenza nel sistema calcio.”
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Le denunce del tecnico hanno portato a condanne, processi sportivi e anche ordinari. Il boemo, ha così commentato: “Sapere che a pagare il prezzo delle mie denunce siano state anche le mie squadre in campo, mi addolora tanto”.