Il tecnico della Ternana ha parlato in conferenza stampa delle insidie nascoste dietro al match col Pordenone, ultimo in classifica ma squadra di valore
Mai fidarsi del fanalino di coda. Soprattutto se lo si affronta a casa sua ed è reduce da una sconfitta interna. Questo il monito di Cristiano Lucarelli, tecnico della Ternana, all’antivigilia del match che vedrà opposta la sua squadra all’undici friulano.
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Rispondendo alle domande dei giornalisti presenti alla conferenza stampa pre-partita – tenutasi eccezionalmente due giorni prima del match – l’allenatore degli umbri non si è limitato a mettere in guardia dai pericoli di una partita affatto scontata. Lucarelli è entrato infatti anche in questioni prettamente tattiche, frenando su una possibilità che ancora ritiene non praticabile.
Sulla possibilità di vedere insieme dal primo minuto, sul fronte d’attacco, Alfredo Donnarumma e Stefano Pettinari, il tecnico toscano è stato categorico: “Fino a quando questi due giocatori non stanno bene al 100%, mi chiedo se possiamo permetterci due attaccanti sopra palla che non stanno al top. Abbiamo anche due esterni che sono più portati ad offendere che a difendere. Io ho sempre visto le case partire dalle fondamenta, non dai tetti. Il nostro arrivo deve essere lì. Bisogna crescere in maniera costante. Il traguardo di ogni allenatore è far giocare insieme i giocatori più bravi, ma oggi devo pensare solo a chi, in partite sporche, ci può aiutare”, ha dichiarato l’ex centravanti del Livorno.
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Non poteva mancare una considerazione sul cammino della sua Ternana nelle prime sette giornate: “Le prime sette partite erano molto difficili e complicate. Poi andando a vedere bene il calendario mi sono reso conto che partite facili non ce ne sono. Questa è la peggior partita che possiamo affrontare. Il Pordenone è ultimo in classifica, ha anche perso l’ultima in casa. Hanno utilizzato le due settimane per sistemare le cose. Domenica non inizia per noi un nuovo campionato. Ma per loro forse sì…”.
Alessio Cherubini
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