Il calciatore ha accettato una nuova sfida in Serie B in estate. Dopo mesi però svela tutti i retroscena e si confessa: “Scelta folle”
Terminata la sua avventura al Chievo in estate, con l’esclusione del club veronese dal campionato di Serie B, Michele Rigione è approdato successivamente al Cosenza, squadra che – manco a farlo a posta – ha preso il posto dei gialloblu nel torneo cadetto. Da svincolato, quello del difensore è stato un buon colpo per la squadra di Marco Zaffaroni. A svelare qualche retroscena in più sull’operazione che ha permesso il trasferimento in rossoblu è stato lo stesso calciatore, che a Cosenzachannel.it ha dichiarato: “E’ stata una scelta un po’ folle in quel momento. Mi piaceva la sfida dettata dal fatto che la squadra fosse in costruzione, ancora piena di Primavera. Ho anche iniziato a vedere Fiorentina-Cosenza”. I cosentini, infatti, erano retrocessi al culmine della passata stagione e sono stati ripescati in cadetteria, come già sottolineato, a causa del fallimento dei clivensi.
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Rigione: “Non ho avuto dubbi, bravo Goretti a convincermi”
Ma lo stesso Rigione ha proseguito nella spiegazione della trattativa per arrivare al Cosenza: “Dopo pochi minuti ho chiuso, ma non ho mai avuto dubbi. Quella sera ho detto a mia moglie che avevo proprio voglia di respirare aria di sfida”. E’ stato così che, dunque, a 30 anni il calciatore ha deciso di tuffarsi in una nuova avventura, cogliendo la palla al balzo e inserendosi in un contesto tutto nuovo e in fase di costruzione, come quello del Cosenza appunto. Meriti del suo approdo nel club calabrese, dove sta facendo bene ed è diventato in poco tempo inamovibile, vanno naturalmente al direttore sportivo. “Bravo Goretti – ha infatti detto poi il classe ’91 – a pormela sotto questo aspetto e convincermi”.
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Una scelta che lo stesso Rigione definisce ‘folle’, dunque, quella di accettare la corte del Cosenza. Dopo le prime 7 di campionato, però, c’è già una grande sintonia tra il calciatore e il nuovo ambiente calabrese. La sua scelta, per quanto impulsiva o ‘folle’, si è rivelata azzeccata.
