Stop UFFICIALE alle multiproprietà: cosa succederà a Bari e Mantova

Il Consiglio Federale approva all’unanimità un provvedimento storico che sancisce l’inizio della riforma dei campionati

Gravina, presidente Figc
Gravina, FIGC (Getty Images)

La Figc si è riunita venerdì 30 settembre per il consueto Consiglio Federale. A tenere banco il tema delle multiproprietà nel mondo del calcio. Una questione che ha tenuto banco anche in estate, quando la Salernitana ha rischiato di non essere ammessa in Serie A in quanto l’ormai ex presidente Lotito è proprietario anche della Lazio. Il provvidimento riguarda tutte le società dalla massima serie fino alla Lega Pro, comprese le neopromosse dalla Serie D.

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Figc, decisione epocale: Bari e Mantova hanno tempo fino al 2024

Stadio San Nicola, Bari
Bari. Stadio San Nicola © Getty Images

La decisione del Consiglio Federale riguarda da vicino il Bari e il Mantova. I pugliesi sono infatti di proprietà della famiglia De Laurentiis, che possiede anche il Napoli. Situazione analoga per i Setti, proprietari di Hellas Verona e Mantova. La Figc ha stabilito che in caso di promozione di un club dalla Serie D alla Lega Pro (ed è il caso del Mantova), è prevista la dismissione tempestiva, a pena di decadenza dell’affiliazione. Il divieto è stato approvato all’unanimità e precede la riforma dei campionati, annunciata  per i prossimi mesi: “Per la riforma siamo a un buon punto – sostiene Gravina – nel mese di ottobre faremo un altro approfondimento con le componenti federali.”

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I presidenti di Napoli e Verona hanno comunque due anni e mezzo di tempo per cedere una delle due società: “Per i casi esistenti – aggiunge il presidente della Figc – abbiamo dato tempo fino all’inizio della stagione 2024/2025.”

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