Nicola Binda a CMIT TV spiega il caso Chievo, che rischia l’esclusione dalla Serie B: spera il Cosenza, al momento in pole per il ripescaggio
Il futuro del Chievo è sempre più lontano dalla Serie B. Il consiglio di Lega in queste ore ha escluso il club scaligero dal prossimo campionato cadetto a causa dei debiti accumulati con il Fisco. A spiegare la situazione che avvolge la società gialloblu e non solo, ma anche Casertana, Carpi, Novara, Paganese e Sambenedettese, escluse dalla Lega Pro, è il giornalista Nicola Binda che in diretta a CMIT TV ha rivelato: “La Covisoc ha respinto il ricorso del Chievo e tutti quelli dei club di Lega Pro. La Covisoc ha detto alla Federcalcio che non possono iscriversi e la Lega calcio non ha potuto che attenersi ai fatti”. Poi sulle possibilità di ripescaggio ha spiegato: “Fino al 19 c’è la possibilità di presentare il ricorso. Al momento il Cosenza è davanti al Padova, sarebbe la prima squadra ripescabile. Servirebbero un milione di euro a fondo perduto, se il Cosenza avrà la forza di affrontare i costi potrebbe sostituire il Chievo in Serie B”.
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Infine spiega in maniera più dettagliata cosa ha portato all’esclusione dei club: “Per queste società è una questione di debiti con il Fisco, ma il tipo di accordo raggiunto con il Fisco non vanno bene per le norme calcistiche. Questi saranno i punti su cui verteranno i ricorsi delle società. Per esempio non è che Agnelli paga le tasse della Juventus coi crediti della Fiat, non si può. Questi accordi per il calcio non vanno bene. È doloroso vedere società che saltano per problematiche non legate a problemi di casta veri e propri.