Il Perugia è tornato in Serie B nella stagione in cui si festeggeranno i dieci anni di presidenza Santopadre. Ora la piazza vuole tornare a sognare.
L’avventura di Massimiliano Santopadre alla guida del Perugia è iniziata in via ufficiale nella stagione 2011/2012. In particolar modo il 14 marzo, dopo le dimissioni dell’allora presidente Roberto Damaschi arrivate a gennaio, quando viene nominato amministratore unico del club umbro. Un “cambio” societario che porta subito bene al Grifo che riesce a conquistare la promozione in Prima Divisione dopo essere ripartito dalla Serie D nel 2010 in seguito alla mancata iscrizione in terza serie ed alla fondazione dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Perugia Calcio.
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Una rincorsa veloce verso la Serie B, scenario più consono ad una piazza come quella di Perugia che nella stagione 2012/2013 sfiora addirittura il triplo salto. La compagine allenata da Andrea Camplone (subentrato a Battistini il 12 novembre) va ad un passo dalla promozione diretta, chiudendo la stagione regolare al secondo posto. Ai play-off il Pisa la spunta in semifinale grazie al 2-1 in favore dei toscani maturato all’andata e al 2-2 nel match di ritorno giocato al “Curi” di Perugia.
Dieci anni di Santopadre, ora il Perugia punta alla Serie A
Un finale che lascia l’amaro in bocca ma che non abbatte patron Santopadre che allestisce una squadra attrezzata che riuscirà nell’impresa di vincere il campionato con Camplone in panchina (richiamato ad agosto dopo il divorzio con Lucarelli) e trascinata dai gol dei bomber Fabio Mazzeo ed Umberto Eusepi. Anche in Serie B l’obiettivo è sempre lo stesso: vincere e riportare il Perugia in Serie A dopo la cocente retrocessione del 2004, con la sconfitta nello spareggio contro la Fiorentina del compianto Emiliano Mondonico.
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In cinque anni la compagine umbra va solo vicina all’obiettivo: colleziona quattro qualificazione ai play-off (fermata in semifinale nel 2017) prima della inaspettata retrocessione della stagione 2019/2020, al termine dei play-out persi col Pescara. Dopo il ritorno in cadetteria al primo anno, Massimiliano Santopadre ha intenzione di allestire nuovamente una squadra capace di competere per il salto in Serie A. Un obiettivo lecito per una piazza blasonata come quella perugina che da quasi vent’anni attende il ritorno nell’olimpo del calcio italiano.