Qual è la situazione in casa Salernitana in merito al nodo multiproprietà? Le ultime dopo l’infuocata assemblea di Lega Serie A.
Quella di lunedì è stata una giornata particolarmente intensa per Claudio Lotito, numero uno della Lazio e co-patron della Salernitana. Ad onor del vero il 50% delle quote societarie della società granata appartengono al figlio Enrico attraverso la Omnia Service ma questo non è bastato alla Lega di Serie A per non invitare il club campano all’ultima assemblea. Una scelta che ha indispettito (e non poco) Claudio Lotito ed il cognato Marco Mezzaroma (proprietario del restante 50% delle quote). Pare che nel corso della riunione tenutasi a Milano i toni della discussione tra lo stesso Lotito ed il numero uno della Lega Serie A, Dal Pino.
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Ma ora qual è la situazione in casa Salernitana? Quali saranno i prossimi sviluppi societari. Nelle prossime ore Claudio Lotito e Marco Mezzaroma dovrebbero incontrarsi a Villa San Sebastiano per fare il punto della situazione. Il tempo per risolvere definitivamente il problema multiproprietà (che qualcuno aveva incautamente sottovalutato) è sempre meno. La deadline è stata fissata al 25 giugno dalla Federcalcio che ha concesso due settimane extra dopo la promozione maturata sul campo lo scorso 10 maggio a Pescara.
Salernitana e multiproprietà, gli ultimi sviluppi
Tra ipotesi di trust e presunte trattative la certezza è rappresentata da un solo elemento: l’obbligo per Lotito e Mezzaroma di cedere la Salernitana ad un soggetto terzo. Lo stesso Gabriele Gravina, presidente della Figc, di recente ha ribadito che la cessione deve avvenire nel rispetto delle regole, chiudendo di fatti la porta ad una possibile soluzione per “aggirare” il problema, o comunque rimandarlo.
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Lo sa bene Claudio Lotito che in passato si disse consapevole del fatto di doverla addirittura “regalare” in caso di promozione in Serie A, a meno che non arrivi un’offerta convincente. Intanto il tempo scorre e Salerno ha bisogno di novità concrete. Anche perché si sottovaluta un aspetto cruciale che è quello tecnico. Bisogna ancora fissare ufficialmente il ritiro e iniziare a lavorare in maniera concreta sul mercato per rinforzare una squadra che andrà ampiamente cambiata per avere speranze di salvezza.