Dopo tanta gavetta in Serie B, Sarri è ad un passo dalla Lazio. Un’altra avventura dopo una lunga esperienza dai dilettanti alla cadetteria.
Ad un passo dalla panchina della Lazio dopo l’ultima esperienza con la Juventus, Maurizio Sarri rappresenta alla perfezione il profilo dell’allenatore arrivato all’apice dopo una lunga gavetta. Più di tanti altri, l’allenatore nato a Napoli ma cresciuto tra le province di Bergamo e Firenze, ha dovuto scalare tutte le categorie prima di arrivare ad allenare in Serie A.
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Basti pensare che la sua prima panchina in massima serie è arrivata nel 2014, dopo la promozione con l’Empoli, all’età di 55 anni. Da quel momento è sempre rimasto al top del calcio italiano allenando Napoli e Juventus con la parentesi Chelsea che gli ha permesso di vincere anche l’Europa League nel 2019. Prima di alzare un trofeo con una delle squadre più importanti d’Europa, Maurizio Sarri si è fatto le ossa sui polverosi campi di provincia.
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Impiegato bancario con la passione per il calcio, la sua storia da allenatore inizia dai dilettanti, con le esperienze sulle panchine di Antella, Valdema, Togoleto e Sansovino, tra Promozione, Eccellenza e Serie D. Poi l’arrivo tra i professionisti con l’ingaggio da parte della Sangiovannese nella vecchia C2. Sarri portò la compagine toscana in terza serie, attirando su di sé le attenzioni di diversi club. Resta un altro anno a San Giovanni Valdarno chiudendo la stagione all’ottavo posto del girone A e guadagnandosi personalmente la Serie B.
Maurizio Sarri e la lunga gavetta in Serie B
Viene scelto dal Pescara di Dante Paterna e alla sua prima annata in cadetteria ottiene un piazzamento a metà classifica. Un rendimento che gli consente di restare in Serie B ma lontano da Pescara: passa all’Arezzo, prendendo il posto di Antonio Conte, ma viene esonerato dopo 18 partite. Da ricordare, in quella stagione, l’arrivo dei toscani ai quarti di finale di Coppa Italia dopo aver eliminato il più quotato Livorno che militava in Serie A.
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Seguono un altro paio di avventure in cadetteria (compresa quella mai iniziata ad Avellino) e in C1 con Verona, Alessandria e Grosseto fino alla chiamata dell’Empoli nel 2012. In azzurro Maurizio Sarri apre un ciclo storico quanto memorabile, arrivando in Serie A nel 2014 e conquistando una tranquilla salvezza nella stagione successiva, guadagnandosi la fiducia del Napoli che lo strappò ad altre big del calcio italiano. Una storia bellissima che Sarri vuole continuare a scrivere.