C’è grande delusione per l’eliminazione dell’Italia Under 21 dagli Europei di categoria. Fatali i tempi supplementari contro il Portogallo.
Fatali i tempi supplementari per l’Italia Under 21 del commissario tecnico Paolo Nicolato. Una sconfitta amara per gli azzurrini dopo aver rimontato il momentaneo 3-1 dei lusitani grazie alle reti di Scamacca e Cutrone, quest’ultimo a segno a ridosso del novantesimo minuto. Nei tempi supplementari però la selezione portoghese si è importa con i gol di Jota e Coinceçao, mettendo la parola all’avventura europea degli azzurrini, arrivati fino ai quarti di finale. Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca per com’è maturata e per lo spirito mostrato da Frattesi e soci che avevano superato la fase a gironi con la Spagna, eliminando Slovenia e Repubblica Ceca.
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Un risultato da non buttare considerando il fallimento del 2019, quando la formazione allora allenata da Luigi Di Biagio non andò oltre il primo turno nel girone con Spagna, Polonia e Belgio. Inoltre il gruppo allenato da Paolo Nicolato ha espresso delle ottime individualità che fanno ben sperare per il futuro del calcio italiano. Basti pensare ai vari Carnesecchi, Pirola, Frattesi, Maleh, Pobega, Ricci, Rovella, Raspadori e Scamacca solo per fare i nomi di alcuni “campioncini” che potrebbero rappresentare un futuro radioso per il calcio italiano.
L’Italia Under 21 tra delusione e speranza
Siamo comunque distanti anni luce dal talento mostrato dall’Italia – anche a livello giovanile – fino a circa vent’anni fa. L’ultima vittoria di un Europeo Under 21 da parte degli azzurri risale al 2004, con Claudio Gentile nel ruolo di commissario tecnico. Quella squadra era formata da elementi del calibro di Barzagli, De Rossi e Gilardino. Due anni prima fece parte della spedizione europea anche Andrea Pirlo ma la formazione più forte e talentuosa di sempre è, probabilmente, quella che nel 1996 vinse il titolo di campione d’Europa dopo la finalissima ai calci di rigore contro la Spagna, proprio in terra iberica.
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Quella squadra, allenata da Cesare Maldini, annoverava tra gli altri calciatori di assoluto spessore come Buffon, Panucci, Cannavaro, Fresi, Nesta e Totti, senza dimenticare i vari Sartor, Tommasi, Delvecchio e Morfeo. Oggi gli azzurrini devono ripartire da un gruppo che ha mostrato di potersi esprimere ad alto livello, pur senza il talento delle formazioni passate.